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Intervista: L'IRA DEL BACCANO

Dopo l'ottimo "Paradox Hourglass", recensito ottimamente QUI siamo andati ad intervistare questa rock/prog band di spessore. Nelle parole di Alessandro Santori (chitarra & synth), il resoconto delle nostra chiacchierata!

1) Ciao ragazzi e benvenuti sulla nostra zine. Volete introdurre la vostra band ai nostri lettori?

Salve a te e a tuti i lettori! Allora L'Ira Del Baccano "attualmente" è una band strumentale che vede le sue origini gia nella metà anni '90 con il nome Loosin'o'Frenquecies; il gruppo fu formato da me e l'altro chitarrista Roberto Malerba. In quel periodo la formazione arrivò anche a sei membri e diciamo che anche partendo da una base piu prettamente stoner doom, molti degli elementi che poi con il tempo sono diventati peculiari per noi erano gia presenti, chitarre slide dal sapore piu' Floydiano e acido, e parti di synth che potevano richiamare gruppi come gli Hawkwind. con quel nome e formazione esordimmo nel '98 con un MCD prodotto dal guru italiano del doom Paul Chain.
Nel 2001 registrammo un un album che però a causa di vari cambi di formazione e di una voce che non ci convinceva affatto decidemmo di non finire, anche se ai tempi circolarono dei promo con tre pezzi che ebbero ottime recensioni dai vari siti dell'epoca. La svolta strumentale ci fu' verso il 2006 e con essa anche il cambio di nome in L'Ira Del Baccano e nel 2007 uscì in forma digitale il primo album "Si non sedes iS..live". Quel disco fu registrato live in concerto e siceramente non avevo almeno in quel momento intenzione di falro uscire in alcun modo; fu dopo che curai il missaggio che alcuni amici mi spinsero a fare una pagina su Myspace e mettere online i pezzi. E da lì il nome incomincio' a circolare senza che neanche mandassimo una singola mail per recensioni etc. Nel 2013 incominciammo le registrazione del primo album in studio e ci fu anche l'incontro con la Subsound Records che a fine 2014 fece uscire "Terra42". Il disco ebbe un ottimo successo di critica e pubblico che a quanto pare apprezzarono li nostro approccio strumentale gia iniziato sul primo album di unire influenze che potevano andare da Black Sabbath ai King Crimson, Pink Floyd, Rush fino al Doom piu pesante. Dopo l'uscita del disco siamo riusciti a suonare abba stanza in giro e abbiamo avuto anche modo di dividere il palco con bands come Ozric Tentacles, Zu, Ufomammut ed altri. Nell'otttobre 2016 abbiamo iniziato la registrazione del nuovo disco che è uscito da poco sempre per la Subsound Records e s'intitola "Paradox Hourglass".

2) "Paradox Hourglass". Volete spiegarci il significato di questo titolo per il vostro nuovo album?

Il titolo e' nato quasi per gioco durante una conversazione dopo l'uscita del precedente album "Terra42". Stavamo discutendo riguardo a quante volte può capitare di ricordare e riflettere su alcune decisioni ed episodi della propria vita che portarono poi a consequenze paradossali sotto le piu' svariate forme; da li incominciammo a ricordare la nostra vita come band sotto questo punto di vista. Ovviamente ne venne fuori una chiachierata che potreva potenzialmente non finire mai pensando a tutti i risvolti del ragionare sul  aver deciso di fare questo è stato buono ma ci ha portati a.." quindi ad un certo punto ci siamo detti che la parola "paradosso" si sarebbe decisamente meritata posto nel titolo di un futuro disco!! Per quanto riguarda "hourglass" invece stavamo cercando una seconda parola da accoppiare, eravamo partiti da "machine" o "box" poi pero' abbiamo pensato che partendo da ragionamenti sulla propria vita passata e scelte sia inevitabile porsi domande come "se invece non avessimo accettao di fare quel concerto?"; quindi l'immagine della clessidra come riferimento al tempo racchiuso che scorre ma che si puo "rigirare" e ricominciare ci è sembrata una scelta piu interessante.

3) Percorrete il sentiero del rock in senso generico, ma lo fate con personalità, anche a partire dal fatto che non avete parti cantate. Come mai questa scelta?

Tornando ai paradossi quella di essere strumentali è partita come una necessità ed è divenuta la cosa migliore che potesse succederci musicalmente. Tra il 2003 e 2005 siamo stati in perenne ricerca di una voce che ci soddisfacesse ma senza risultati. Il problema fondamentale era che trovavamo cantanti che potevano andare bene sulle parti piu hard ma poi non sapevano affrontare quella arte di psichedelia e improvvisazione che allora già si era sviluppata parecchio. Oppure trovavamo pesonaggi con una voce particolare ma che sulle parti più pesanti porprio non andavano. Tutto quel periodo quindi fu gia in un certo senso strumentale nella pratica ma non mentalmente, visto che comunque continuavamo a comporre avendo in mente versi e ritornelli. Ad un certo punto decidemmo, anche per motivi lavorativi, di prenderci una pausa se non dal suonare settimanalmente in sè, almeno dal pensare a dischi, concerti etc. Quello è stato il momento in cui trovandoci in sala esclusuvamente per il piacere di suonare insieme è avvenuto il cambiamento anche mentale che dicevo prima; abbiamo cominciato a sentirci liberi dai vincoli della voce e delle parole e ci siamo subito resi conto che era una dimensione gia in pratica naturale per noi, solamente che fino a quel momento ci eravamo limitati. Da lì in poi, tra il 2005 e 2006, è iniziata ufficialmente questa nuova fase che ha visto anche il cambio di nome da Loosin'o'Frequencies a L'Ira Del Baccano.

4) Quali sono le vostre principali influenze musicali?

Sono veramente molteplici, anche se spesso si traducono non necessariamente con quello che può essere un riferimento sonoro specifico,ma piu che altro un atteggiamento. Posso portarti come esempio i Grateful Dead che sono una delle mie bands preferite in assoluto; dire che ricordiamo loro manderebbe decisamente fuori strada i lettori che ancora non ci hanno sentito ma sicuramente quel che di loro abbiamo preso è l'attitudine a vedere i pezzi come sempre in movimento e mutazione, a lasciarci delle parti "aperte" dal vivo e metterci magari a jammare su un riff o tema, che nel disco dura pochi giri, e farne qualcosa che in quel singolo concerto non sappiamo dove ci porterà prima di
riagganciarci all'idea originaria. Quindi anche quando prima ho citato altre bands come ad esempio i Rush o Black Sabbath, e' piu che altro il loro atteggiamento che ci influenza, dei Rush mi piace il modo di accoppiare la tecnica all'estrema musicalità, dei B.Sabbath il modo di usare la pesantezza della distorsione. Credo che questo sia fondamente per noi, per non rischiare di mettere semplicemente insieme riff che ricordano altre bands, cosa che purtroppo ritengo essere abbstanza comune a volte, soprattutto oggi che con la velocità di internet e delle informazioni musicali ci si ritrova a poter "copiare" subito la band del momento che magari viene condivisa su facebook da tutti etc. Comunque concludendo, direi che nel nostro player personale troveresti i King Crimson come anche Morbid Angel o gruppi hard core italiani anni '80 come Kina o Negazione.

5) Dove si sono svolte le registrazioni di "Paradox Hourglass"? Ci sono aneddoti particolari che ricordate con piacere avvenuti durante l'incisione di questo album? 

"Paradox Hourglass" e' stato registrato presso i Kick Recording Studio in provincia di Roma, è stato registrato, mixato e masterizzato tutto li da Marco Mastrobuono e prodotto da me insieme a lui. Per quanto riguarda aneddoti...mah...guarda questa volta siamo andati abbastanza veloci, "Terra 42" fu registrato nell'arco di quasi otto mesi mentre questa volta abbiamo "spalmato" circa dodici giorni di lavoro nell'arco di un mese e mezzo. Abbiamo fatto un grande lavoro di pre-produzione prima di entrare in studio, in maniera di avere le parti per cosi dire "fisse" e tecnicamente piu complesse ben delineate e cercando quindi di pensare piu liberamente in studio agli aspetti piu psichedelici e di arrangamenti. In questo abbiamo trovato in Marco Mastrobuono un perfetto complice che ci ha dato tantissimi input durante la produzione e molti degli arrangiamenti che mi piacciono di piu in questo album sono venuti proprio direttamente li in studio rendendo il tutto sicuramente ancora piu stimolante e piacevole a livello creativo.

6) State già lavorando a nuova musica? E in che direzione vi muoverete in futuro?

Guarda in generale non ci fermiamo praticamente mai nella composizione, anche durante la produzione di "Paradox Hourglass" dividevamo le prove tra lavoro per lo studio e registrazioni di improvvisazioni varie; cosa che ancora sta continuando mentre prepariamo in contemporania il set per i prossimi live. Ad un certo punto poi mi fermerò a riascoltare ore di musica e incomincero' a mente fresca a vedere e ricordare cosa puo essere venuto fuori e ci incominceremo a lavorare piu di fino. Diciamo che questo è in grandi linee il metodo che applichiamo sempre nella costruzione dei brani. Per quanto riguarda la direzione quindi ora non saprei proprio cosa risponderti!! Sicuramente continueremo con la nostra esplorazione dei differenti modi che possiamo usare per comunciare tra
di noi con i nostri strumenti e al nostro cercare di tradurre in maniera personale tutte le nostre influenze musicali.

7) Siete attivi sul fronte live? Avete delle date in programma?

Allora come prossime date abbiamo il 29 Luglio dove parteciperemo allo Sweet Leaf Festval, un evento veramente molto bello vicino a Benevento, quest'anno divideremo il palco con gli Americani Sasquatch e con altre eccelenze del posto e italiane come Teverts e anche il giorno prima ci saranno bands italiane fantastiche come Godwatt, Lost Moon ed altri. Il 5 agosto poi vicino Subiaco, parteciperemo ad una manifestazione dal nome Crisalys; dove la musica sarà solo una cellula, per così dire, di qualcosa che abbraccerà varie forme di arte e di performance legate a corpo e mente. Ci sara' teatro, scultori, danza e anche la musica andrà dal rock psichedelico all'elettronica. Da Settembre partiremo con la vera e propria promozione live del disco ma per ora non dico nulla essendo anche tutto in fase organizzativa!

8) Quali obiettivi vi siete prefissati di raggiungere con questa band e quali pensate di avere già raggiunto?

E' piu difficile di quel che sembri rispondere a questo; dipende da punti di vista, perche' potremmo dire che ci sono innumerevoli obiettivi che si potrebbero aspirare a raggiungere, un pubblico sempre maggiore, palchi sempre piu importanti etc., ma allo stesso tempo se mi fermo a riflettere a volte penso al fatto che già oggi, anzi già da tempo ci sono persone in varie parti del mondo che hanno comprato i nostri vinili, i nostri cd, che indossano le nostre magliette e che hanno nei loro player un nostro brano magari vicino a mostri sacri come Pink Floyd o altri e da questo punto di vista ritengo che gli obettivi già ci sono, ma vogliamo e speriamo di lavorare in modo che diventino come i nostri brani, in continua evoluzione. Tornando al titolo del nostro disco, può essere paradossale forse ,ma credo si possa allo stesso tempo essere un po' frustrati da quel che si vorrebbe raggiungere ed essere estremamente soddisfatti di cio che si è realizzato.

9) Ok abbiamo finito, a voi le ultime parole per concludere l'intervista!

Grazie a te e ai lettori che son arrivati fin qui!! Come L'Ira Del Baccano vi invitiamo a sfruttare la fortuna di questi anni di poter ascoltare facilmente musica sul web e scoprire nuove bands, non c'è mai stato periodo migliore per le persone curiose, sfruttatelo!!


Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"

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