CRYPTOPSY "An Insatiable Violence" (Recensione)


Full-length, Season of Mis
(2025)

Il precedente album, "As Gomorrah Burns" non era stato affatto male, ma a mio avviso c'erano delle incertezze compositive, qualcosa che forse la band si portava appresso da esperimenti precedenti che erano stati un po' un azzardo (tradotto: qualche rimando al metalcore). Detto comunque che quel disco ha sancito il ritorno dei Cryptopsy su alti livelli qualitativi, questo nuovo album ne conferma l'ottimo stato di salute e riporta la band al death metal tecnicissimo e schizoide del periodo 1996-2000. Certo, ci sono alcuni modernismi che forse faranno storcere il naso a qualche purista di questa band, ma è innegabile che questo "An Insatiable Violence" riporta questa band a primeggiare e a farsi sentire sul serio, e la riporta su sentieri più classicamente death metal.

Non si ravvisano cali in questo disco, il death metal è portato alle sue estreme derivazioni, è plasmato secondo i dettami di una band praticamente unica. Ed è anche difficile scrivere qualcosa di questa formazione che non sia già stato scritto, perchè tutti conosciamo di cosa sono capaci e tutti sappiamo chi sia il batterista disumanoi Flo Mounier. Questo album è la quintessenza del death metal impossibile non solo da suonare, ma anche da concepire, è troppo avanti. A parte una tracklist devastante nella sua interezza, verso la fine del disco la band piazza un brano come "Our Great Deception" che condensa tutte le sfaccettature del Cryptopsy-sound: velocità, follia, sperimentazione, groove, stacchi impossibili e pesanti come macigni. 

Il disco si muove un po' sulle coordinate di questo brano, mescolando sapientemente tutto questo con una semplicità incredibile. Ogni tanto si sentono anche alcuni vaghi influssi black e melodic death metal, che sono appoggiati da un guitar work sì distruttivo, ma anche estremamente melodico e devoto al groove che possa catturare ogni tipo di ascoltatore. Presenti anche i tempi disumanamente sincopati e dispari ("Embrace the Nihility", "Malicious Needs) che a volte si vanno ad unire a chitarre dissonanti e frenetiche. 

Questo è il technical brutal death metal, signori e signore, poco altro da aggiungere. Che poi il tutto è partito proprio da formazioni come i Cryptopsy, quindi anche un po' di auto citazionismo da parte della band ci può anche stare. Promosso e consigliatissimo.

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 80/100 

Tracklist:
1. The Nimis Adoriation 
2. Until There's Nothing Left 
3. Dead Eyes Replete 
4. Fools Last Acclaim
5. The Art of Emptiness
6. Our Great Deception 
7. Embrace the Nihility 
8. Malicious Needs

Line-up:
Flo Mounier - Drums
Christian Donaldson - Guitars
Matt McGachy - Vocals
Olivier Pinard - Bass

Web:
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