HELSLAVE "Divination" (Recensione)
EP, Black Market Metal Label
(2017)
Secondo E.p. per gli Helslave, band romana formatasi nel 2009 con all’attivo anche un full-length datato 2015 dal titolo "An Endless Path", che ci propone un violento death metal di stampo svedese. I quattro brani che compongono questo "Divination" sono veloci e diretti, accostabili a mio avviso a grandissime bands che hanno reso unico questo genere quali Dismember, primissimi Entombed e Grave.
Dal sapore nostalgico, questo E.p. non dice nulla di nuovo sia chiaro, ma durante i sedici minuti che lo compongono, i ragazzi sanno conferire all’ascoltatore tutta quella rabbia e dedizione alla causa, e credetemi se vi dico che in sede live, avendo avuto modo di vederli, sono ancora più cattivi che in studio.
Le chitarre massicce di Jari e Lorenzo Fabiani, le vocals feroci e oscure ad opera del nuovo innesto Diego Laino (Symbolyc, Ade), sin dal primo brano "Summoning The Eternal Eclipse", passando per "Lord Of Lies" e proseguendo per le due restanti tracce "The Spawn Of Astaroth" e "Desecration" sono la prova tangibile che l’underground italiano è vivo e vegeto, magari non saranno originali, ma ammetto che durante l’ascolto di questo "Divination" mi hanno fatto venire la voglia di headbanging violento, e questo basta e avanza.
In attesa del nuovo full-length, godetevi questo E.p. oltretutto ascoltabile per intero anche in streaming e vi consiglio di tenere d’occhio questa band perché le qualità ci sono, le idee anche ed ho come la sensazione che ci riserveranno molte sorprese in futuro.
Recensione a cura di: Antonio ‘Cannibal’ De Rosa
Voto: 70/100
Tracklist:
Secondo E.p. per gli Helslave, band romana formatasi nel 2009 con all’attivo anche un full-length datato 2015 dal titolo "An Endless Path", che ci propone un violento death metal di stampo svedese. I quattro brani che compongono questo "Divination" sono veloci e diretti, accostabili a mio avviso a grandissime bands che hanno reso unico questo genere quali Dismember, primissimi Entombed e Grave.
Dal sapore nostalgico, questo E.p. non dice nulla di nuovo sia chiaro, ma durante i sedici minuti che lo compongono, i ragazzi sanno conferire all’ascoltatore tutta quella rabbia e dedizione alla causa, e credetemi se vi dico che in sede live, avendo avuto modo di vederli, sono ancora più cattivi che in studio.
Le chitarre massicce di Jari e Lorenzo Fabiani, le vocals feroci e oscure ad opera del nuovo innesto Diego Laino (Symbolyc, Ade), sin dal primo brano "Summoning The Eternal Eclipse", passando per "Lord Of Lies" e proseguendo per le due restanti tracce "The Spawn Of Astaroth" e "Desecration" sono la prova tangibile che l’underground italiano è vivo e vegeto, magari non saranno originali, ma ammetto che durante l’ascolto di questo "Divination" mi hanno fatto venire la voglia di headbanging violento, e questo basta e avanza.
In attesa del nuovo full-length, godetevi questo E.p. oltretutto ascoltabile per intero anche in streaming e vi consiglio di tenere d’occhio questa band perché le qualità ci sono, le idee anche ed ho come la sensazione che ci riserveranno molte sorprese in futuro.
Recensione a cura di: Antonio ‘Cannibal’ De Rosa
Voto: 70/100
Tracklist:
1. Summoning the Eternal Eclipse 04:07
2. Lord of Lies 03:32
3. The Spawn of Astaroth 03:42
4. Desecration 04:34
2. Lord of Lies 03:32
3. The Spawn of Astaroth 03:42
4. Desecration 04:34
DURATA TOTALE: 15:55
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