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THE BLACK DAHLIA MURDER "Nightbringers" (Recensione)

Full-length, Metal Blade Records
(2017)

I The Black Dahlia Murder hanno avuto una carriera musicale piuttosto colorata da quando hanno pubblicato il loro album di debutto "Unhallowed" nel 2003. Diversi album dopo, si può dire che la band Melodic Death Metal abbia fatto molto affidamento sulla loro tipica formula dal Death Metal frenetico e veloce intervallato a melodie oscure, al punto da rendere evidente che forse stavano diventando stagnanti. Così arriviamo al loro ottavo album in studio, "Nightbringers", un rilascio prevedibile e per certi versi stantio.
"Nightbringers" è probabilmente uno degli album meglio riusciti della band fino ad oggi e anche se la band sta ancora facendo affidamento su una formula che usano dal primo giorno, bisogna ammettere che se la formula funziona, perchè cambiarla? Tuttavia, il livello tecnico mostrato dai The Black Dahlia Murder qui è notevole. I riff suonano freschi e ispirati e gli assoli sono tra i migliori che la band abbia mai prodotto. La voce di Trevor suona demoniaca, con i suoi bassi che suonano gutturali e gli alti che graffiano, le transizioni sono lisce, di buon gusto e tecniche. L'opener "Widowmaker" spinge subito l'ascoltatore nel caos, un sacco di follia scatenata dalla doppia cassa abbinata al Melodic Death Metal condito dalla schizofrenica prova vocale.

Durante l'ascolto di "Nightbringers" si può notare che ogni membro della band è al top della forma. La title track rallenta un po' il ritmo, intrattenendo l'ascoltatore con un set di riff mid tempo ed un assolo di chitarra meticolosamente superbo. Il basso è molto udibile nel mix e abbraccia bene le chitarre per fornire una perfetta copertura delle frequenze gravi. "Catacomb Hecatomb" si rivela una traccia molto di impatto e ben riuscita, con un ritornello melodico al punto giusto che non esce mai fuori dagli schemi. 
Dopo aver elogiato questo gruppo perchè, effettivamente, è molto preparato a livello tecnico, tanto da non sfociare mai nella banalità, di contro c'è da affermare che questo è l'ottavo album per la band americana, e questa formula riproposta da ormai decenni ha perso il suo fascino e non vi è più la curiosità di conoscere il nuovo album, ascoltarlo, studiare i suoi cambiamenti, le sfumature e le scelte stilistiche.

In conclusione, i The Black Dahlia Murder hanno pubblicato quello che è probabilmente un album discreto dal punto di vista del songwriting che si accoda a tutti gli altri della loro carriera; siamo ben lontani da "The Ritual" e "Everblack", album che, nonostante fossero rimasti chiusi nella formula della band, avevano atmosfere tetre e affascinanti. Obiettivamente il tutto si presenta solido, dall'inizio alla fine, i riff sono fantastici e gli strumenti di accompagnamento fanno la loro parte molto bene. È un album controverso che separerà la critica senza ombra di dubbio.

Recensione a cura di: Benito Stavolone
Voto: 73/100 

Tracklist:
1. Widowmaker 03:21 
2. Of God and Serpent, of Spectre and Snake 03:49
3. Matriarch 03:24 
4. Nightbringers 03:35 
5. Jars 03:37 
6. Kings of the Nightworld 03:13
7. Catacomb Hecatomb 03:37 
8. As Good as Dead 03:34 
9. The Lonely Deceased 05:06 

DURATA TOTALE: 33:16

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