IN VAIN "Currents" (Recensione)
Full-length, Indie Recordings
(2018)
Sono
trascorsi quattro anni dall'uscita del magnifico album degli In Vain
"Ænigma" e finalmente la band norvegese è ora pronta con il successore.
"Currents" è una continuazione naturale dell'album precedente e, proprio
come il suo predecessore, è pieno di enormi paesaggi sonori e atmosfere
meravigliose. Gli album non presentano nuovi approcci radicali per la
band, ma quando il song-writing è buono e quando le influenze musicali
sono diverse, allora forse non importa neanche se gli In Vain non stiano
conquistando nuovi motivi audaci.
"Currents",
segna tuttavia alcune aggiunte interessanti. L'album vede un ospite di
alto profilo come Matthew Heafy dei Trivium su "Soul Adventurer". La sua
voce si adatta alla natura ultra melodica della canzone, ma a dire il
vero la voce di Sindre Nedland reca alla traccia un DNA In Vain
maggiore. Ma la presenza di Heafy farà guadagnare alla band un po' più
di attenzione e come tale è una mossa logica. Inoltre, il batterista dal
vivo della band, Baard Kolstad (Leprous), ha registrato il suo primo
album con la band e ha fatto un lavoro solido, senza mai uscire dalle
righe. Come nel caso del resto dei musicisti e degli ospiti speciali,
hanno fatto tutti un ottimo lavoro nel creare qualcosa di più grande
delle singole esibizioni. Gli In Vain hanno da tempo capito l'importanza
delle singole interpretazioni come pezzi di puzzle per qualcosa di più
grande. È dura attaccare un' etichetta su questa band, ma le influenze
Black Metal e Death Metal sono evidenti in tutto l'album. Ma c'è molto
di più in questa band grazie alle meravigliose melodie che appaiono
costantemente e le influenze Progressive e Folk che lasciano il loro
segno. Ciò che impressiona di più non è solo il fatto che tutti questi
aspetti siano combinati senza problemi, ma che tutti lavorino insieme
per creare un'atmosfera unica, che sia allo stesso tempo una ricerca
dell'anima e spietata.
L'edizione
limitata dell'album include due canzoni extra e, proprio come nel caso
di "Ænigma", il materiale bonus non viene inserito alla fine dell'album o
su un CD separato, ma tra i sette brani presenti nella versione
normale. Ciò testimonia anche la chiara visione della musica creata per
questo album. Le tracce bonus valgono sicuramente l'investimento, perché
a differenza di molte altre band, gli In Vain non trattano le tracce
bonus come avanzi, ma piuttosto come contenuti che ampliano l'esperienza
dell'album. Jens Bogren ha di nuovo fatto in modo che il mix finale non
si sentisse mai sbilanciato o schiacciato nonostante gli arrangiamenti
complessi, e il risultato è un disco estremamente ben realizzato dal
punto di vista sonoro.
Quello
che manca in "Currents" sono le melodie peculiari che hanno
caratterizzato "Against the Grain", "Image of Time" e "Rise Against" nel
precedente album. Anche questo disco è però un'altra favolosa versione
di una band davvero unica.
Recensione a cura di: Benito Stavolone
Voto: 85/100
Tracklist:
1. Seekers of the Truth 05:11
2. Soul Adventurer 05:09
3. Blood We Shed 06:00
4. En forgangen tid (Times of Yore Pt. II) 06:26
5. Origin 05:44
6. As the Black Horde Storms 06:35
7. Standing on the Ground of Mammoths 07:20
DURATA TOTALE: 42:25
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