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NEBULAE "Pulse" (Recensione)


Full-length, Time To Kill Records
(2019) 

Prima di parlarvi di "Pulse", vorrei condividere una riflessione con te che stai leggendo. I Nebulae sono italiani. Da quando li sto ascoltando, continua a girarmi nella testa una domanda. E se questi ragazzi venissero dagli USA piuttosto che dall’Italia? Sono sicuro che avrebbero una vita artistica molto più agevolata. Non so se venderebbero milioni di dischi, ma con tutta probabilità girerebbero tutto il mondo in tour e spaccherebbero il culo a tutti quei gruppetti americani che ci propinano una musica plasticosa fatta in serie. 

Invece i Nebulae, come dicevo, sono italiani e si dovranno fare le ossa per ottenere un qualsiasi riconoscimento. Ma loro sono veri, la loro musica pulsa vitalità da tutti i pori. Ed io sono con loro, perché spaccano di brutto. Dietro "Pulse" c’è un grande lavoro di squadra, una notevole ispirazione, è stato scritto e suonato da ottimi musicisti con ottime idee. Alla fine aggiungiamo la ciliegina sulla torta: Miriam Granatello. La sua voce viscerale e la sua interpretazione sentita sono l’elemento di rottura che permette a "Pulse" di fare il salto di qualità ed alla band di staccarsi dal suolo per volare al di sopra della media. Potrei finire qui la mia recensione ed invitarvi all’ascolto a scatola chiusa. Ma voglio dirvi qualche parola su "Pulse" e delle emozioni che suscita all’ascolto. Partiamo dall’aspetto tecnico. L’album è ottimamente prodotto, il suono è profondo, vivo, tutto si sente nitidamente e viene fuori prepotentemente il dinamismo sonoro. La musica proposta è un metal moderno, potente, groove a volontà. Già dall’iniziale “Trapped” vengono fuori tutte le caratteristiche della band, ossia una musica potente, su cui si abbatte la voce viscerale della cantante e che trova in "Removal" e "Bend Down" una sintesi perfetta di uno stile che attinge a piene mani da band dal sound pesante, come Otep, Static X, anche se musicalmente mi ricorda il groove dei migliori Sevendust con un pizzico di Skunk Anansie. 

Ma queste sono linee guida. I Nebulae hanno fatto propria una formula che è personale e che non ha bisogno di paragoni. La carica esplosiva della loro musica è altamente contagiosa. La voce di Miriam è un’arma in più che i ragazzi dovranno sfruttare al meglio per emergere. Band come i Nebulae vanno sostenute, per questo vi invito senza riserve a fare proprio "Pulse", mi ringrazierete per il consiglio. 

Recensione a cura di John Preck
Voto: 90/100 

Tracklist:
1. Trapped
2. Dawning
3. Removal
4. Bend Down
5. Poors
6. Bite
7. Smother
8. Control
10. Dust

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