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WOLF COUNSEL "Destination Void" (Recensione)




Full-length, Endless Winter
(2019)


Per chi sentisse la necessità di ascoltare della nuova musica doom di buon livello, ecco a voi i Wolf Councel. Gli svizzeri presentano il loro quarto album in cinque anni. Davvero notevole come tabella di marcia. La loro proposta si abbevera al doom più classico. Ritmi lenti fanno da base ad una musica fortemente evocativa, dove le chitarre nei momenti più ispirati creano degli intrecci molto suggestivi, stratificando le melodie su tonalità diverse come nella parte iniziale di “Destination Void”. 

Le atmosfere create mi ricordano i vecchi Grand Magus, anche se a differenza di questi ultimi, la musica proposta è più complessa, dilatandosi in lunghe progressioni strumentali che viaggiano lungo sentieri introspettivi, proprio come deve essere un album doom. Il cantante Ralf W. Garcia non ha la profondità espressiva di Christoffersson e per questa ragione non sempre riesce a sostenere al meglio l’atmosfera creata, soprattutto quando prova ad essere evocativo, cercando delle note che non appartengono al suo registro vocale. Detto questo fa degnamente il suo lavoro. La base ritmica mi ricorda quella dei vecchi Sabbath, soprattutto il bassista nel suo stile alla Geezer. Destination Void è un buon disco di doom metal che consiglio agli amanti del genere, ma anche a chi non è avvezzo a queste sonorità e vi si vuole avvicinare. 

Le canzoni di lunghezza medio lunga riescono sempre a tenere alta l’attenzione, una buona produzione permette di ascoltare al meglio e si sente il coinvolgimento dei musicisti nell’esprimere il loro amore per il genere. 

Recensione a cura di John Preck
Voto: 70/100

Tracklist:

1.Nazarene 07:51
2.Nova 05:54 
3.Mother of All Plagues 04:58 
4.Men of Iron Men of Smoke 05:08 
5.Destination Void 08:06 
6.Tomorrow Never Knows 05:52 
7.Staring into Oblivion 10:01

DURATA TOTALE: 47:50

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