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SICKENING HORROR "Chaos Revamped" (Recensione)


Full-length, Pathologically Explicit Recordings
(2020)

Buonissimo album di death metal tecnico, questo dei greci Sickening Horror, formazione che ha visto transitare nella propria line-up anche un certo George Kollias dei Nile, tanto per fare un esempio, ma che vede i componenti presenti e passati della band davvero attivi in fatto di band e collaborazioni varie. Il disco in questione, il loro quarto in carriera, porta il titolo di "Chaos Revamped" e ci consegna una band che ha fatto propria la lezione di due mostri sacri del death metal, e sembra fonderli idealmente in questo disco. Stiamo parlando di Death e Morbid Angel di metà-fine carriera più o meno, basti sentire il brano "Transmutation" o anche "Cubical Void". L'influenza di un album come "Human" è pesante, ma la band sa come districarsi nel fitto panorama death metal, che brulica di band ogni giorno, dando prova di avere anche una discreta personalità.

Gli accenni di death melodico non mancano di tanto in tanto ("Loophole"), e questo è un elemento che a mio avviso arricchisce un po' la proposta, ma per fortuna (mia) rimane un fattore davvero marginale nella musica dei Sickening Horror, che sono più intenti a costruire brani dalla struttura progressive, e il loro bagaglio tecnico glielo consente, eccome. Vi è un po' di "rigidità" di fondo, non saprei usare un altro termine, forse dovuto ad una produzione non proprio eccellente, che penalizza un po' le chitarre, che suonano un po' troppo stemperate a livello di potenza del sound. Il tutto infatti ne esce un po' ovattato, compresa anche la batteria. Dall'altro lato, però, la produzione è stata mantenuta, forse anche volutamente molto naturale, e infatti suona pulita ma assolutamente non plasticosa.

E' un disco riuscito, comunque, che tiene ben impegnati dall'inizio alla fine. Un altro pezzo molto avvincente è la title track, "Chaos Revamped", che inizia con un giro di basso ipnotico e poi si trasforma in un classico brano di death metal tecnico molto debitore degli anni Novanta del genere. Ripeto, le chitarre hanno una distorsione un po' troppo "rock" per i miei gusti e non donano la giusta spinta, e questo è il neo più sporgente del disco. A parte questo la tecnica e la composizione sono state curate al meglio, e quindi il disco è promosso. Fateci un pensierino.

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 70/100

Tracklist:
1. Outburst
2. Fragments of Time
3. Transmutation
4. Cubical Void
5. Monarch
6. Chaos Revamped
7. Dawn of the Sick
8. Glacial Warfare
9. Loophole
10. Fire Imploded

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