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DAMPYR N° 248: "Il licantropo di Matera" (Recensione)


Soggetto: Giorgio Giusfredi
Sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Alessio Fortunato
Copertina: Enea Riboldi
Uscita: 04/11/2020

Questo mese Harlan ci porta in Lucania e precisamente tra i sassi di Matera. La storia scritta da Giorgio Giusfredi e disegnata magistralmente da Alessio Fortunato ha come protagonista Mosè, un uomo affetto dalla sindrome di ambras, e per questo abbandonato dalla sua famiglia alla nascita, quando videro che il neonato era nato completamente ricoperto da peluria. All’interno della storia viene raccontata la vita dello sfortunato uomo che passa attraverso un episodio cruciale, un incontro sfortunato con i nazisti, durante la seconda guerra che impatterà sul suo futuro. 


Harlan entra in gioco quando viene contattato dal musicista Stuart Morrison (Dampyr 161 – Mal di luna) presente a Matera per un concerto. Qui si imbatte in un articolo di giornale dal titolo Lupumannare! che parla di un misterioso omicidio. Da qui Caleb parla della Lucania, che in greco significa terra dei lupi, e ripercorre alcuni momenti salienti della sua storia, partendo da vicende risalenti all’antica Roma. Come sempre, quando ci si imbatte nel folclore popolare, vengono spiegate origini storiche e tirate in ballo storie o leggende da cui probabilmente si è partiti per imbastire una storia credibile. 


Ed il Dampyr cosa centra con i lupi mannari? Lui e la sua squadra corrono sempre dove ci sono situazioni di pericolo e comunque poco chiare. In realtà, in questa storia entra in gioco anche Il Cavaliere di Altafoglia, alias Vlatna (Dampyr 239 – Il Cavaliere di Calabria). Spetta al lettore scoprire come. Harlan, accompagnato in questa avventura da Kurjak e Tesla cerca di capire e di indagare i misteri che si celano in questa terra, misteri che hanno come oggetto la licantropia. Se nella prima parte possiamo ammirare scorci affascinanti di una Matera dai tratti misteriosi, nella seconda parte, che ci porta verso il finale, la storia si sposta nella famosa ghost town Craco, rinomata meta turistica. Accompagnata da tavole che ce ne fanno ammirare la bellezza, Craco diventa teatro di scontro tra i nostri eroi e la comunità segreta dei licantropi che utilizza il paese fantasma nelle notti di luna piena per tenere a bada gli istinti violenti di chi ne soffre. 


Il Licantropo di Matera è un’avventura ben congegnata, in cui storia e leggenda si rincorrono, attraverso la vicenda di personaggi come Mosè, ben costruiti, su cui poggia l’intera architrave di questo nuovo episodio del Dampyr. Come avviene sempre più spesso ritroviamo personaggi e situazioni derivanti da precedenti storie, utilizzate nei modi più disparati, spesso come aggancio per iniziare una nuova avventura. Questa caratteristica rende il mondo dampyriano sempre più interconnesso, un mondo in cui sono evidenti le innumerevoli possibilità creative che si possono sviluppare in futuro. A noi lettori non resta che aspettare fiduciosi! 
Ascolto consigliato: Ulver –Nattens madrigal: Aatte hymne til ulven i manden

John Preck

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