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DISSECTION "Storm of the Light's Bane" (Recensione)


Full-length, Nuclear Blast
(1995)

Fratelli e Sorelle, stimatissimi lettori, riunitevi. Oggi, piĆ¹ che una recensione di un classico, siamo di fronte alla celebrazione sacra di un capolavoro oltre qualsiasi standard di genere o rappresentazione in terra di qualsivoglia sogno bagnato su “come possa suonare un disco perfetto”. Eh sƬ, perchĆ© 25 anni fa – rilasciato su un'ancora giovane Nuclear Blast – veniva pubblicato “Storm of The Light's Bane”, secondo lavoro in studio dei Dissection, il miglior disco Black Metal di sempre (non contestabile n.d.r.) Nel 1995 il Black Metal stava ormai sparando i suoi ultimi calibri pesanti, ma la sensazione di avviarsi verso un domani in cui anche questo genere cominciasse a perdere la sua rilevanza storica era forte: ecco perchĆ© questo disco assuma ancora piĆ¹ efficacia ed importanza, saetta nel cielo del Nord (cit.) di ancora innegabile grandiositĆ . Il secondo lavoro della band, successivo al giĆ  superlativo “The Somberlain” di due anni prima, suona come una sorta di requiem del genere, inteso come rappresentazione in musica delle band della “prima ondata”. 

In 44 minuti ca. i Dissection riescono a mettere nero su bianco quelli che saranno per decenni a seguire i dettami del Black Metal, sia della frangia piĆ¹ melodica che di quella canonica: 8 pezzi in un'alternanza sopraffina di parti intransigenti e parti melodiche, un lavoro di chitarra solista ispiratissimo, parti di batteria tentacolari ma mai esose, insomma qua c'ĆØ tutto. La cosa che mi sorprese di piĆ¹ ai tempi di un primo ascolto, fu di come i Dissection riuscissero a prendere a piene mani dalla scena Svedese dei tempi, aggiungendo il loro particolarissimo tocco, tutt'ora rimasto imbattuto. Sembra un'esagerazione, ma in questo disco non c'ĆØ nulla fuori posto ed ogni soluzione ĆØ messa in atto con una tale eleganza che rende tutto quasi etereo, pur rimanendo fedelmente ancorato alle sonoritĆ  Black Metal classiche, senza perdere un grammo di aggressione: la tuonante entrata di “Night's Blood”, messa ad esempio a confronto con il melodicissimo brano “Where Dead Angels Lie”, offrono un chiaro spaccato di quest'opera, estremamente varia, ma allo stesso tempo estremamente coerente a se stessa. 

Jon Nodtveidt, unico Maestro di questa orchestra di sangue e gelo, traina quest'opera verso lidi leggendari: dal suo lavoro compositivo alle spettrali urla che permeano ogni canzone, ĆØ ancora piĆ¹ chiaro quanto il cantante e chitarrista di Stormstad abbia marchiato a fuoco la storia della musica estrema, con freddezza e manifesta superioritĆ . In chiusura voglio citare proprio un pezzo di quest'album: sento spesso, ahimĆ©, moltissime voci contrarie alla figura del frontman dei Dissection, e di come la sua visione intransigente e a tratti venata di follia abbia portato alla “rovina” di una band storica del Black Metal mondiale. La soluzione a queste critiche ĆØ semplice, quanto immediata: i Dissection sono riusciti in soli tre dischi, a cambiare un genere che giĆ  si avviava verso il suo viale del tramonto. Da qui non v'ĆØ stato piĆ¹ ritorno: questo disco ha dato FINALMENTE il colpo di grazia a tutti i casual e a tutti gli ascoltatori da critiche mocciose del genere, riportando il Black Metal alla sua elitaria perfezione. 

L'opera dei Dissection – in questo disco come negli altri - ĆØ assoluta e al di sopra di critiche, di conseguenza anch'io, fan religiosamente ossessionato e recensore per caso, mi rendo conto che le parole non servano quando a parlare ĆØ L'OscuritĆ  con la “O” maiuscola. Aprite la vostra mente al caos totale, alla feralitĆ  ed alla gelida dolcezza di questo lavoro, poichĆ© non ne troverete di neanche lontanamente simili, per perizia musicale e messaggio. Anch'io appunto taccio, piego la testa e rendo grazia alla Morte, che mai come per bocca di “Storm of the Light's Bane” e dei Dissection ĆØ piĆ¹ tornata a terrorizzare ed ad affascinare chi ha avuto il coraggio di abbracciare l'arte che supera l'arte stessa. “I have come to challenge your ways Light's bane - The last of your days O broken wings - My darkness enslaves Will you allow me to erase your feeble race? “ Dal Vangelo Nero, secondo Jon. 

Hellbanno (L.B.)
Voto: 100/100

Tracklist:
1. At the Fathomless Depths
2. Night's Blood 
3. Unhallowed
4. Where Dead Angels Lie
5. Retribution - Storm of the Light's Bane 
6. Thorns of Crimson Death 
7. Soulreaper 
8. No Dreams Breed in Breathless Sleep

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