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OCEANA "The Pattern" (Recensione)


Full-length, Time to Kill Records
(2021) 

Formatisi nell'ormai lontanissimo 1994 grazie all'unione tra il chitarrista Massimiliano Pagliuso (Novembre) ed il batterista Alessandro Marconcini, gli Oceana giungono solo oggi, quasi 30 anni dopo, alla pubblicazione del primo full-lenght dopo una demo ed un ep risalenti agli albori dell'attività artistica dei musicisti romani. Affiancati dal chitarrista Gianpaolo Caprino, il cui nome sarà successivamente legato alle prolifiche produzioni dei capitolini Stormlord, gli Oceana danno alle stampe questo "The Pattern", lavoro piuttosto eterogeneo e forse troppo riduttivo per racchiudere in poco più di un'ora tutte le influenze presenti e passate del combo, che per tanti anni ha tenuto "in cantina" diversi pezzi presenti nei primi due lavori estremamente underground, e solo oggi dati in pasto al pubblico grazie all'egida della Time to Kill Records. 

Il lavoro in questione ricalca al meglio quella che storicamente rappresenta la scena romana del gothic; innegabili sono le ovvie influenze dei Novembre, e non poteva essere altrimenti vista la presenza di Pagliuso, ma gli Oceana si configurano come un platter estremamente personale e per certi versi avanguardistico: non potrebbe essere altrimenti nell'ascoltare alcuni pezzi classici come "Fall to Silence" e "Tragicomic Reality" brani questi già contenuti nel primo EP targato 1996, e che oggi come allora suonano freschi ed attuali, elemento questo di non poco conto se si considera il particolare periodo storico dal quale spuntano. Parlavamo delle influenze dei Novembre, ma sarebbe riduttivo riassumere il sound degli Oceana con quello, seppur valido, della band "madre" di Pagliuso. All'interno dei 62 minuti di durata di questo "The Pattern" infatti non mancano riferimenti al prog ed all'alternative, come del resto evidenziato dalla più recente "You Don't Know" brano probabilmente meno all'altezza, qualitativamente parlando, rispetto a tanti altri pezzi dell'album, ma che di sicuro balza all'attenzione per la facile presa e l'immediatezza del sound. 

Sono sicuramente i pezzi primigeni quelli in grado di fare la differenza all'interno di un album che sfoggia undici capitoli in totale: "Hiding Lies" che apre il lavoro, fa cadere la classica lacrimuccia nel riportarci indietro di qualche decennio, ed in cui più evidenti sono i rimandi al già citato sound di tipica Novembr-iana memoria, con Pagliuso che si destreggia tra vocals più spigolose ed improvvise aperture melodiche scandite da un chitarrismo estremamente atmosferico. La splendida "Carousel" si districa invece in territori più freddi, che a tratti riportano alla memoria gli indimenticabili Sentenced, mentre una menzione a parte la merita l'ottima "Atlantidea Suite Part I", una vera e propria suite di 14 minuti in cui gli Oceana si dilettano negli improvvisi cambi di ritmo, centrando appieno quello che si chiede a produzioni di questo tipo, capaci di mantenere alta l'attenzione senza mai scadere. A chiudere il lavoro due pezzi senza infamia e senza lode ma forse troppo "ruffiani": parliamo della cover della classica "The Unforgiven" dei Metallica riprodotta in maniera piuttosto fedele rispetto all'originale (che del resto di per sè si presta naturalmente ad una rilettura di natura "gotica", e la già citata "I Don't Know" pezzo che forse stride rispetto al resto del lotto per un approccio forse troppo easy listening, ma più in generale scollegato rispetto al mood ed alle atmosfere più tipiche degli Oceana. 

"The Pattern" rappresenta dunque un lavoro più che valido, che si perde forse in un'eccessiva prolissità di fondo che in qualche frangente fa abbassare l'attenzione, ma non sarebbe potuto essere altrimenti per una band che ha custodito gelosamente in cassaforte per tanti anni una produzione che meritava senza ombra di dubbio una pubblicazione, nella speranza che questo lavoro non si riduca alla fine in un semplice esperimento in studio ma che a breve possa trovare un degno successore. 

Luca Di Simone
Voto: 70/100 

Tracklist: 
01. Hiding Lies 
02. Fall to Silence 
03. Violet 
04. Tragicomic Reality 
05. A Friend 
06. Carousel 
07. A Lament 
08. Spoiled 
09. Atlantidea Suite Part 1 
10. You Don't Know 
11. The Unforgiven (Metallica cover)

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