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MAJESTICA "Above The Sky" (Recensione)


Full-length, Nuclear Blast
(2019)

Se mi venisse posta la domanda su come debba essere il power metal ad inizio degli anni ’20 del Ventunesimo secolo, non avrei esitazioni sulla risposta: il power metal ad inizio degli anni ’20 del Ventunesimo secolo deve suonare come “Above the Sky" dei Majestica. Il disco della band svedese è uscito per Nuclear Blast il 7 Giugno 2019; nonostante non sia una novità freschissima, penso che “Above the Sky" meriti una trattazione precisa in quanto opera degna di diventare paradigma dell'attuale power metal e di quello degli anni a venire.

Il sound proposto dalla band dell'istrionico cantante e chitarrista Tommy Johasson (per il quale spenderemo qualche dovuta parola a parte in seguito) è costruito su una solida e vincente struttura musicale che, affinché possa essere descritta al meglio, sarà paragonata alla struttura di una casa: “l'edificio" eretto dai Majestica ha fondamenta piantate nel thrash/speed metal con blast-beats rapidi e martellanti, mura portanti costituite da virtuosismi chitarra-tastiera tipici del power metal dei mitici Gamma Ray e Stratovarius e, per chiudere in bellezza, le rifiniture della nostra “casa di metallo potente" sono caratterizzate da un magistrale inserimento di strumenti orchestrali classici e cantato da opera teatrale. Già che ci siamo, supponiamo che questa casa abbia anche un giardino nel quale i fiori sono rappresentati dalle più disparate influenze musicali (tra le quali, per la maggior parte, le colonne sonore da colossal e addirittura il pop degli ABBA): possiamo a questo punto dire che i Majestica hanno costruito un bel villino di lusso. Nelle 12 tracce totali proposte la band svedese è capace di catturare l'ascoltatore con un sound che, sebbene complesso e articolato su più livelli strumentali, riesce a mantenersi sempre di facile fruizione ed immediato, creando una sorta di (come lo definirei personalmente) “easy-listening sinfonico". I Majestica riescono a emozionare, commuovere, incalzare in cavalcate di scuola epic metal e divertire, giocando su scelte stilistiche volutamente al confine tra “l'energicamente solenne” e il “pomposamente tamarro" (in quest'ultimo caso per realizzare un'autoparodia del proprio genere musicale, segno di grande intelligenza compositiva). Ci tengo a fare notare che queste capacità di fare riflettere l'ascoltatore, shockarlo, commuoverlo, ma nello stesso tempo riuscire a farlo divertire con ironia ed autoironia, le ho notate in primis nella grandissima band dei thrasher tedeschi Sodom e in pochissimi altri complessi: in questo campo, credo proprio che i Majestica di “Above the Sky" si mostrino ad un livello molto vicino a quello dei Sodom nella loro quarantennale carriera. 

Ogni pezzo di questo full-length meriterebbe una trattazione a parte ma per motivi di tempi di lettura (e per invogliarvi ad ascoltare il disco) vi citerò solo alcuni brani: la title-track “Above the Sky” è la perfetta summa del sound della band (da segnalare gli ottimi virtuosismi di basso), “Future Land" si dimostra geniale per fare anticipare una cavalcata power da una intro quasi da balletto alla “Dire Straits", mentre “Father Time (where are you)” sembra uscita direttamente da un musical e la considererei la “Bohemian Rhapsody" del power metal (ASCOLTARE PER CREDERE!). Oltre ad altri 7 ottimi brani originali, il disco è impreziosito dalla demo della stessa “Future Land" e dalla cover di “SpaceBalls" dei The Spinners (colonna sonora del film “Balle Spaziali", parodia della saga di “Star Wars"). Questa formula musicale vincente è dovuta all'estro creativo del chitarrista e cantante Tommy Johasson, ragazzone nordico classe ’87 che ha plasmato i Majestica sulle ceneri del suo precedente gruppo “ReinXeed", nato inizialmente come one-man-band con successiva aggiunta di altri musicisti: i Majestica possono essere sostanzialmente considerati dunque i ReinXeed con un nuovo nome. Nonostante la giovane età Tommy ha una lunga carriera alla spalle grazie alle sue doti di chitarrista e di cantante d'opera: proprio l’estensione vocale da tenore caratterizza la sessione di canto nei Majestica, con ottimi risultati. Tommy Johasson attualmente è anche membro dei celeberrimi Sabaton come chitarrista e della christian power metal band Golden Resurrection sempre come chitarrista. Oltre al grande carisma ed impegno del virtuoso artista svedese, l'opera deve la sua ottima riuscita grazie ad un lavoro di mixaggio davvero pregevole. Interessante è quello che sembra essere un tributo da parte dei Majestica ai miti del power metal nella cover dell'album: essa infatti mostra un mago (riferimento a molti visual artwork degli album dei Blind Guardian) che osserva una piramide (riferimento al visual artwork di “Somewhere out in Space” dei Gammaray) sotto una pioggia di comete (riferimento al visual artwork di “Visions" degli Stratovarius). 

Come piccola nota, segnalo che a fine Dicembre 2020 è uscito “A Christmas Carol", concept-album dei Majestica dedicato alla rielaborazione di canti classici natalizi con lo stile tipico della band power metal svedese: da quel poco che ho avuto modo di ascoltare, è un altro disco di apprezzabile fattura (per quanto si tratti di reinterpretazioni di brani già esistenti) che si spera proprio essere un intermezzo di cover song preludio ad un nuovo “Above the Sky". Tornando appunto ad “Above the Sky", penso in ultima analisi che si tratti di un album straordinario con tutte le qualità per diventare una pietra miliare del power metal. Siamo di fronte ad un'opera che meriterebbe una notorietà internazionale di ampio spettro e non solo alla limitata nicchia dei metallari, ma purtroppo è uscito nell'epoca sbagliata, quella dove la musica per essere visibile deve passare da spettacoli degradanti come i talent show e dove si misura il valore degli artisti in base al numero di follower su qualche social network. L'unica speranza è che tra qualche secolo quest'opera venga conservata e riscoperta per rappresentare la musica vera della nostra epoca, quella che dovrebbe entrare nei conservatori come simbolo degli anni ’20 del Ventunesimo secolo. Con questo augurio, sono contento di dare un bel 100/100 ad “Above the Sky".

Lupo Thrasher
Voto: 100/100

Tracklist:
1. Above the Sky 
2. Rising Tide 
3. The Rat Pack 
4. Mötley True 
5. The Way to Redemption 
6. Night Call Girl 
7. Future Land 
8. The Legend 
9. Father Time 
10. Alliance Forever 
11. Future Land (2002) 
12. Spaceballs (The Spinners cover)

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