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EVILE "Hell Unleashed" (Recensione)


Full-length, Napalm Records
(2021)

Gli Evile, dalla seconda metà degli anni 2000 tra i portabandiera del neo-thrash internazionale, si impegnano a scatenare l'inferno con il loro quinto full-lenght (come promesso dal titolo stesso “Hell Unleashed") e mantengono la parola data: la carica di adrenalina a colpi di blast-beats e assoli taglienti non manca mai.

Purtroppo però, i thrasher inglesi, come ben noto, non hanno mai brillato per originalità: l'influenza degli Slayer nei loro lavori in studio si è da sempre sentita, tantochè troppo spesso, il sound degli Evile è apparso “un copia e incolla” di quello proposto appunto dagli Slayer. “Hell Unleashed" non fa molta differenza, confermandosi nel complesso un album dalla carica davvero notevole ma sfortunatamente pieno di sudditanza psicologica nei riguardi della storica band di Los Angeles. So che posso sembrare molto deluso dall'album, ma non è così: non avevo già in partenza grosse aspettative di base, sapevo cosa aspettarmi. Anzi, devo dire che, nonostante tutto, dei piccoli miglioramenti sul fronte dell'originalità, iniziano finalmente a sentirsi: “Hell Unleashed" incorpora degli elementi musicali tipici del thrash/groove dei brasiliani Sepultura. Inoltre da quando Ol Drake ha sostituito alla voce il fratello maggiore Matt Drake il cantato ha virato da uno stile fin troppo simile a quello di Tom Araya degli Slayer ad uno stile con intonazione più bassa assomigliante a quella di Max Cavalera degli appunto appena citati Sepultura. È abbastanza emblematico un commento di un utente che ho letto su YouTube circa quest'ultimo lavoro degli Evile: “Noto che oltre agli Slayer e ai Metallica, si sono messi ad ascoltare i Sepultura". Non sarei però così “cattivo": nel complesso “Hell Unleashed” è un buon lavoro, pur con il solito difetto del sound poco originale. 

Il disco può essere considerato un climax qualitativo: man mano che si ascoltano in ordine numerico le 9 tracce, più diventa coinvolgente. Probabilmente il commentatore del tubo si è fermato ai primi pezzi. Non può però non saltare all'orecchio di un buon intenditore di thrash metal, la somiglianza dell'intro della terza traccia “Incarcerated” con la intro del celeberrimo pezzo degli Slayer “Seasons in Abyss", a rimarcare il concetto di come gli Evile, nonostante i passi in avanti, alle volte suonano ancora TROPPO da Slayer. Certamente l'ossimoro degli Evile buonissima band, ma poco innovativa, va avanti ormai da anni: ricordo ancora la mia esaltazione quando, nel lontano 2009, il mio caro amico Giacomo mi fece ascoltare il cavallo di battaglia della band inglese “Thrasher”, dall'album “Enter the Grave": divenne subito per me un inno, atto a celebrare la mia adolescenza nella quale invece di pensare alle ragazze mi prodigavo a cercare di lanciare il growl più potente nel disgusto più totale da parte della maggioranza dei miei coetanei. Ammetto però che sin da subito ho percepito il sound degli Evile come qualcosa di dannatamente incompleto. 

Ma ad una band con così tanta energia e rabbia, cos'è che manca? Cosa devono fare per lasciare il nido degli Slayer e spiccare il volo da soli? Sinceramente non ve lo so dire, davvero. È giunto il momento di fare parlare i numeri, lasciando un 70/100 a “Hell Uleashed", nella speranza che i piccoli miglioramenti mostrati sul piano dell'originalità, possano diventare punto di partenza da parte degli Evile per la costruzione di un sound finalmente originale.

Lupo Thrasher
Voto: 70/100

Tracklist:
1. Paralysed 
2. Gore 
3. Incarcerated 
4. War of Attrition 
5. Disorder 
6. The Thing (1982) 
7. Zombie Apocalypse (Mortician cover) 
8. Control from Above 
9. Hell Unleashed

DURATA TOTALE: 41:45

Line-up:
Ben Carter: Drums, Vocals (backing)
Ol Drake: Guitars (lead), Vocals
Joel Graham: Bass
Adam Smith: Guitars

Weblinks:
Bandcamp
Deezer
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