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Badilate in faccia: ZORA (Intervista)


Gli Zora, attivi sin dal 2003, non hanno di certo bisogno della nostra opinione per far trasparire tutto il loro amore verso il death metal più intransigente made in Italy e della loro quasi ventennale devozione alla musica estrema. Ma noi abbiamo avuto il piacere e l'onore di dire la nostra in sede di recensione del loro ultimo album "Soul Raptor" (recensione QUI) e poi abbiamo raggiunto il cantante-bassista Tat0 per saperne di più su di loro. A voi il resoconto della nostra chiacchierata virtuale, davvero interessante e non banale. Buona lettura!

01 – Ci presentate gli Zora? Come, dove e quando nascono? E con quali obiettivi?
Tat0 - Prima di ogni altra cosa grazie mille per lo spazio che ci offri su Heavy Metal Maniac, è un gran piacere! Zora è una death metal band nata nel 2003 in Calabria, ad oggi, dopo cambi di line-up ne facciamo parte Glk Molè alla chitarra, Giampiero Serra alla batteria ed io alla voce ed al basso. Nessun obiettivo in particolare, se non quello del suonare assieme dando sfogo alla nostra passione e soprattutto alla nostra repulsione nei confronti di tutto ciò che giorno dopo giorno mortifica ogni aspetto del vivere quotidiano di ognuno … ipocrisia, egoismo, sopraffazione, sono questi i temi che ci accompagnano sin dall’inizio e che sempre tratteremo, è contro questo che puntiamo la nostra musica.

02 Р"Soul Raptor" ̬ il vostro terzo album. Come nasce? E quali sono gli elementi che lo caratterizzano e che lo differenzia dalle precedenti uscite?
Tat0 - Soul Raptor è per noi una tappa importante, proprio perché si tratta del terzo full length, e siamo davvero soddisfatti di come sia venuto, anche e soprattutto grazie al gran lavoro in studio fatto ad opera di Glk, il nostro chitarrista nonché master mind del SoundFarm Studio di Catanzaro, lo studio di registrazione dove da sempre incidiamo tutti i nostri lavori. Il disco è frutto di tutto ciò che abbiamo visto e vissuto durante questi due anni di pandemia, due anni nei quali è venuto a galla il peggio delle persone, due anni in cui si ha avuta conferma che a guidare il pensiero comune sono le varie forme di media, social network e canali di informazione di varia natura che lobotomizzano completamente chi non è in grado di sviluppare un giudizio critico ed obiettivo in merito a ciò che gli sta attorno, lasciandosi condizionare in tutto e per tutto da plateali cazzate. Tutto questo è contenuto nel nostro Soul Raptor, 10 tracce nelle quali si affronta questa visione dell’attuale società analizzandola sotto diverse sfaccettature. Gli elementi che lo caratterizzano sono la spontaneità e la sostanzialità, niente zavorre riempitive né soluzioni musicali e stilistiche troppo ricercate, badiamo alla sostanza non al condimento, e questo è l’atteggiamento con il quale abbiamo prodotto sempre ogni altro nostro lavoro.

03 – Cosa volete rappresentare e cosa volete esprimere con la vostra musica?
Tat0 - Il nostro slogan è da sempre "Scream Your Hate", che vuole essere un invito a non tenersi mai nulla dentro ed a sfogare sempre ed in qualsiasi modo tutto ciò che ci soffoca e ci opprime mentalmente e fisicamente; atteggiamenti, leggi, rapporti interpersonali, modi di fare, di pensare e di agire, sono tutti fattori che ogni giorno fanno venire a galla il marcio che ristagna nell'uomo, imbastardendo sempre più una società allo sbando, questo è ciò che vogliamo esprimere con la nostra musica, la repulsione e la presa di coscienza di come è ridotta la razza umana.

04 – Di cosa parlano i vostri testi?
Tat0 - Come accennavamo prima, in questo nuovo disco in particolare, il messaggio è incentrato sulla totale lobotomia che subbiamo giorno dopo giorno da ogni forma di media ed informazione, ma in generale tutti i nostri testi non hanno tematiche politiche o religiose, neanche legate a fumetti (il nostro moniker viene sempre ricollegato all’omonimo fumetto naturalmente, ma si tratta di altro), le nostre sono denunce sociali e sfoghi nei confronti di tutti quegli atteggiamenti che deviano e compromettono ogni aspetto della sfera umana. Dicevamo prima che il nostro motto è sempre stato Scream Your Hate, ed è esattamente su questo che verte la nostra musica ed il nostro messaggio, bisogna sempre urlare con forza ciò che non ci sta bene, il silenzio e la rassegnazione non portano a nulla.


05 – Ho trovato la vostra musica debitrice di una band come i Cannibal Corpse. Quali ritenete siano le vostre maggiori influenze?
Tat0 - I Cannibal Corpse sono chiaramente tra le band che maggiormente apprezziamo, noi proveniamo tutti da un background che va dal death al thrash al black metal, in ogni sfaccettatura fino alle forme più estreme, e facciamo tutti e tre parte anche di altri progetti sempre appartenenti all’ambito extreme metal, Glk è coinvolto anche in Glacial Fear, Lupercalia e Bastardi, Giampiero è coinvolto anche in Deathcrush e Infernal Goat, ed io in Glacial Fear, Antipathic, Defechate, Throne of Flesh, Unscriptural, Spyral Wopunds, l’imprintig è quello, band come Bolt Thrower, Obituary, Deicide, ma anche Voivod, Absu, Suicidial Tendencies, Slayer e tantissime altre rappresentano ciò che ascoltiamo da sempre e che volenti o nolenti condizionano piacevolmente la nostra musica

06 – Siete un trio. In sede live suonate solo voi, o inserite altri elementi, come ad esempio una seconda chitarra per provare a replicare l’onda d’urto dei brani da studio?
Tat0 - Siamo sempre stati un trio sin dall’inizio, ed in realtà non abbiamo mai sentito l’esigenza di un secondo chitarrista, credo che ce ne accorgeremmo già dalle prove se risultasse necessario, ma fondamentalmente la nostra musica è parecchio ritmica, al muro sonoro ci pensa il nostro fidato GLK non ci sono problemi !!!

07 – Restando in tema live. Fermo restando la difficoltà di programmare dei live in questi tempi di pandemia, avete delle date in programma a sostegno di Soul Raptor?
Tat0 - Nessuna data in programma, qualche proposta che stiamo valutando anche appunto in vista di eventuali problemi legati alla pandemia, ma niente di ufficiale. Tra l’altro noi viviamo molto distanti l’uno dall’altro, quindi non è semplicissimo organizzare in tal senso, ma qualcosa arriverà.

08 - E parlando di pandemia. Ha in qualche modo influenzato la composizione di "Soul Raptor"? E allo stesso tempo ne ha rallentato la realizzazione oppure no?
Tat0 - La Pandemia è stata linfa per Soul Raptor, si magari sembra brutto dirlo ed anche irrispettoso verso chi ha avuto e sta avendo gravi problemi legati a questo delirio, linfa nel senso che ci è stato di grossa ispirazione per via della merda che l’uomo è stato capace di tirare fuori, fregandosene completamente del prossimo e badando solo al proprio orticello in maniera forse mai cosi palese e vergognosa. La realizzazione chiaramente ha avuto dei rallentamenti, era inevitabile, ma prima inizi a fare una cosa e prima la finisci, esitare per via dei problemi che potresti avere non serve a nulla ,quanto meno ci provi, tra l’altro dovendo stare tutto quel tempo in casa, o comunque per lo più da soli, il tempo a disposizione di certo non è mancato.

09 – Cosa pensate dei tempi strani che stiamo vivendo? E come pensate ne usciremo?
Tat0 - Io penso che non eravamo pronti, e che sia tutto un sommarsi di segnali che non abbiamo saputo cogliere. Non parlo della pandemia in sè, ma del declino che la società mondiale sta vivendo, credo che il Sistema, inteso come apparato organizzativo statale e nazionale che sia, abbia fallito, o meglio, non rispecchia più le esigenze della società odierna, e che fino a che non si troverà un modo per sostituirlo con qualcosa di rinnovato e che risponda appunto ai ritmi di una società completamente cambiata rispetto a quella di decenni fa si continuerà a vivere una lotta sociale che andrà sempre peggio.

10 – Lascio a voi l’ultima parola…
Tat0 - Grazie per questa bella chiacchierata, e per le interessanti domande che ci hai posto, ci auguriamo di aver dato un contributo alla zine e che chi legga continui a seguirvi con interesse. Se qualcuno volesse ascoltare i nostri lavori li può trovare alla nostra pagina zora.bandcamp.com, fateci sapere cosa ne pensate, e continuate a gridare sempre, se non lo fate iniziate a farlo!


Intervista a cura di John preck

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