GROG "Sphere Of Atrocities" (Recensione)
Full-length, Helldprod Records
(2025)
Attivi dal 1991, i portoghesi Grog tornano con un nuovo lavoro a ben otto anni di distanza dal precedente “Ablutionary Rituals” (2017). A dire il vero non sono mai stati particolarmente prolifici, essendo “Spehere Of Atrocities” il quinto full-leght in oltre trent’anni di storia. Ma a noi interessa la qualità e non la quantità , quindi ben vengano pochi ma validi lavori. Questo nuovo capitolo non si discosta da quanto espresso dalla band in precedenza, siamo al cospetto di un brutal death metal, aggressivo, violento, che trasuda sangue e interiora tra le sue tracce, grazie a un approccio chirurgico, con un martellante drumming, supportato da un riffing tecnico e feroce (“E.xit G.lobal O.bliteration”).
Non solo velocità , ma sovente ci sono rallentamenti pieni di groove che ampliano il livello di pesantezza, quando poi si viene colpiti da irruenti accelerazioni (“Inborn Sickness”). Non mancano sperimentalismi, avvolti nell’estremo più assoluto, tra parti grind e ritmiche strane, come in “Heart of Darkness”, tra i brani più riusciti. Di non secondaria importanza la qualità tecnica dei musicisti coinvolti, a partire dal drumming, continuando dal basso per finire con le chitarre, tutto perfettamente oliato e funzionale allo scopo di suonare del complicato e feroce brutal death metal. La scuola americana è evidente sin dalle prime battute, con band seminali come gli Hate Eternal o i leggendari Cannibal Corpse (“Cosmic Placenta”). A tal riguardo la prova vocale di Aion, in qualche modo ricorda quella di Corpsegrinder, e non potrebbe essere diversamente.
Siamo di fronte a trenta minuti e poco più di assalto sonoro, senza un briciolo di melodia, tutto votato alla violenza sonora più iconoclasta (“Pineal Turmoil”), attraverso undici brevi schegge che non vanno mai oltre i tre minuti, creando quindi una musica compatta, solida, senza compromessi (“Reproductive Extinction”). Il brano che più colpisce è “Phantom Anihilation” per le qualità tecniche espresse e per l’inventiva messa in campo, producendo al suo interno tra i riff più interessanti, con un’atmosfera splatter che si manifesta soprattutto nelle sezioni più lente.
I Grog sono una macchina di guerra che spara missili sotto forma di canzoni brutali, e non un groviglio di riff casuali appiccicati con la colla, come accade a certe latitudini, basta ascoltare brani come “Lucidity” per averne conferma. “Sphere Of Atrocities” è un ottimo esempio di brutal death metal, dai connotati floridiani anche se suonati con la giusta attitudine e pesantezza in terra lusitana.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 78/100
Tracklist:
1. E.xit G.lobal O.bliteration
2. Vegetative Techuman
3. Inborn Sickness
4. Heart of Darkness
5. Cosmic Placenta
6. Pineal Turmoil
7. Reproductive Extinction
8. Phantom Anihilation
9. NecroEarth
10. Lucidity
11. Terrorithm
Line-up:
Alexandre Ribeiro - Bass
Ivo Martins - Guitars
Aion - Vocals
Rolando Barros - Drums
Web:
Bandcamp
Spotify
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