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KILLING "Face the madness" (Recensione)


Full-length, Mighty Music
(2021)

I Killing sono una band thrash metal formata nel 2013 che, dopo la pubblicazione di un EP nel 2018 e di due singoli tra il 2019 e il 2021, ha finalmente rilasciato il primo full-lenght della sua storia lo scorso 13 Agosto. “Face the madness", questo il titolo dell'album distribuito da Mighty Music, presenta 9 tracce per poco più di 40 minuti di ascolto: 40 minuti nei quali si può assaporare il lato più rabbioso ed energico del thrash grazie ad un buonissimo “battesimo del fuoco" per la formazione danese. Per analizzare lo stile dei Killing è utile partire dal contesto geografico di provenienza del quartetto: i nostri thrasher sono originari appunto dalla Danimarca, Nazione confinante con la Germania, per cui tenetevi pronti ad ascoltare un thrash di spiccata influenza teutonica, grezzo e diretto. Gli insegnamenti di Kreator, Sodom, Destruction e Tankard (i quattro più grandi rappresentanti della scuola tedesca del genere) appaiono ben recepiti dai Killing che mescolano sapientemente vari elementi del sound delle band citate, muovendosi bene nell'interpretazione di una branca del metal (purtroppo e, a mio avviso, a torto) considerata superata da molti ascoltatori, in particolare tra le nuove generazioni (alle quali, ahimè, appartengo). 

Dall'ascolto di “Face the madness" penso si possa dunque intuire un intento da parte della band danese di emulare i gruppi che hanno fatto la storia e non di certo di “scimmiottarli". Lo stile compositivo si basa su solidissime strutture di blast-beats sparati a gran velocità, con riff di basso e chitarra incisivi e coinvolgenti a fare da apri pista ad assoli di chitarra frenetici ed energici che tuttavia lasciano spazio a buone vocazioni melodiche. La voce del cantante e bassista Rasmus Soelberg ricorda sia lo stile vocale di Mille Petrozza dei Kreator che quello di Marcel “Schmier" Schirmer dei Destruction (anch'essi col doppio ruolo voce e basso nelle rispettive band, come la scuola thrash alemanna comanda). “Face the Madness" è dunque un viaggio nel lato del thrash metal più “duro e incazzato", quello utile per sfogarsi dalle noie (e paranoie) quotidiane a suon di scappocciate, quello da mettere in cuffietta quando ci si allena fino all'ultima goccia di sudore (a tal fine consiglio il brano “Don't get mad, get evil"). 

Tuttavia, nonostante la furia compositiva, non manca di certo una vena riflessiva ad attenta lettura dei testi: “1942”, brano di gusto molto Sodom, incentrato sulle azioni belliche dei militari danesi contro i nazisti nella seconda guerra mondiale, ne è un esempio lampante. “Face the madness" dei Killing è una delle produzioni thrash più soddisfacenti del 2021, encomiabile anche in quanto primissima prova full-lenght da parte della formazione danese: un buon 80 / 100 i Nostri se lo portano a casa, nella speranza di un secondo album su questo livello qualitativo. Ispirarsi ai giganti di una scuola musicale senza trasformarsi in “cloni" di questi ultimi non è facile, in ogni modo i Killing per ora questo obiettivo lo centrano eccome: ci sono tutte le carte in regola perché diventino punti saldi delle nuove ondate del thrash metal internazionale e l'augurio è che ovviamente “non si perdano per strada". Spero che i buoni intenditori del “Big 4 Teutonico”, ai quali consiglio vivamente l'ascolto di “Face the madness", si trovino d'accordo con me.

Lupo Thrasher
Voto: 80/100

Tracklist:
1. Kill Everyone 
2. Before Violence Strikes 
3. Don’t Get Mad, Get Evil 
4. See You in Hell 
5. Legion of Hate 
6. Straight Out of Kattegat 
7. One Last Victim 
8. 1942 
9. Killed in Action

Line-up:
Jesper Fogh Skousen: Drums
Kristian Snedker Johannessen: Guitars
Rasmus Holm Sørensen: Guitars
Rasmus Soelberg: Vocals, Bass

Web:
Bandcamp
Facebook

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