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ARCANE TALES: Qualità e perseveranza (Intervista)

Arcane Tales ormai è diventato sinonimo di power metal sinfonico di qualità e l'Italia metal si arricchisce di un altra band di cui andare fiera. La perseveranza e la prolificità poi non mancano di certo al mastermind Luigi Soranno, che ormai da tempo viaggia a ritmo di un album all'anno. Non fa eccezione il nuovo, ottimo "Steel, Fire and Magic" che abbiamo recensito QUI, che esce a distanza di un anno dal precedente "Tales from Sharanworld", e che abbiamo evidenziato come HOT ALBUM sul nostro sito!


PS: L'album in versione fisica era schedulato per marzo 2022, ma per i problemi che sta attraversando l'Ucraina e di conseguenza la label Silverstream Records che ha sede proprio lì, la data di uscita è stata posticipata entro la primavera del 2022. Nel frattempo Broken Bones Records & Promotion si sta facendo carico di tutto il lavoro di promozione, come avviene ormai da anni per questo progetto. Si spera sia per Arcane Tales, ma soprattutto per il popolo ucraino, che tutto questo possa cessare al più presto. Buona lettura intanto!

01 - Chi è Luigi Soranno scrittore e musicista? Come le due cose convivono e si fondono?
Ciao a tutti e grazie per questo spazio concessomi. In realtà non mi sento né scrittore, né musicista, anche perché non lo sono di professione. Mi reputo semplicemente un amante del genere fantasy e della buona musica (metal soprattutto) che prova a regalare ad altri, tramite le proprie composizioni, le stesse emozioni che vent'anni addietro ha ricevuto per sé. Ho avuto l'ardore di lanciarmi nella scrittura di un paio di romanzi fantasy, ispirati alla saga de “La Pietra di Zaffiro”, concepita soprattutto per essere raccontata in musica. Tutto ciò, naturalmente, scaturito e ispirato da un amore vero e proprio per una band che ha acceso in me la scintilla, ossia i Rhapsody. Mi sono ritrovato a vivere un momento magico tra fine anni 90 e inizi 2000, in cui il fantasy è tornato prepotentemente in voga tramite la musica (il power metal, appunto) e gran parte dei colossal cinematografici (Il signore degli Anelli su tutti). Come dire, non avrei potuto desiderare di più.

02 - Gli album sono una estensione dei tuoi mondi fantasy oppure c’è anche dell’altro?
Principalmente, i miei album, sono tutti ispirati alle vicende narrate nei libri che ho scritto (e che scriverò un domani, spero). Mi sarebbe piaciuto poter seguire lo stesso filo logico dei romanzi anche sui dischi, ma per non subire nessuna forzatura dettata dalla trama, ho semplicemente deciso che avrei attinto a momenti vari del racconto, senza seguire alcun filo cronologico (anche se spesso è successo spontaneamente), in modo da poter gestire meglio l'ispirazione musicale. Nell'ultimo album, invece, mi sono ritrovato a comporre canzoni che hanno un esatto ordine cronologico nel senso degli avvenimenti, anche se non tutte strettamente consecutive l'una all'altra.

03 - Da dove nasce la tua passione per il fantasy? E dove quella per il power metal? Le due cose sono legate?
Come già ribadito, sono strettamente legate tra esse. Sono sempre stato un amante del fantasy sin da piccolo, soprattutto per quanto riguarda la cinematografia del genere. Dopo aver scoperto i Rhapsody, lo sono diventato anche del filone musicale, compreso il mondo delle colonne sonore, ovviamente.

04 - Sei album in sei anni. Qual è il segreto per scrivere così tanta musica in così poco tempo?
Nessun segreto in particolare. A dire la verità gran parte delle canzoni erano composte già entro il 2014, quando ho lanciato la mia prima auto produzione dal titolo Battle For Earth, senza alcuna pretesa, ovviamente. Durante il corso degli anni ne sono nate altrettante. Diciamo che l'ispirazione quando arriva mi travolge come un fiume in piena. Ti basti pensare che Steel, Fire and Magic è nato nel giro di 10 giorni a livello compositivo, ma che prima di questo periodo avevo idee pari a zero, o quasi.

05 - Vedremo gli Arcane Tales, con altri componenti, magari per una versione live? Oppure resterà un progetto di solo studio?
Questa è diventata una sorta di ricorrenza, ultimamente. Come ho cercato di spiegare più di una volta ad altri che mi hanno rivolto la stessa domanda, sono una persona realista e pragmatica. Il desiderio di calcare i palchi di tutto il mondo si è spento in me molti anni fa e, avendo altri impegni lavorativi nella vita reale, cerco di concentrarmi prettamente sul lato “estetico” della cosa, ovvero lo studio-project nel poco tempo che riesco a ritagliarmi. Non riuscirei a conciliare il tutto con altre persone, sono sincero, anche perché questo progetto è diventato troppo personale nel corso degli anni.


06 - Stai lavorando già a del nuovo materiale? Se sì, stai già programmando l’uscita per il prossimo anno?
Al momento sono fermo a livello compositivo, mi sto dedicando soprattutto alla promozione di Steel, Fire and Magic e resto in attesa di ricevere le copie fisiche dell'album. La Silvertream Records, la label che si occupa della produzione fisica di esso, appunto, è ucraina e come tutti ben sanno la situazione del Paese è quella che è, per cui dovrò pazientare ancora un po' per entrarne in possesso. Mi auguro solo che la gente interessata all'acquisto non si stanchi di aspettare a lungo.

07 - Quali sono le band che hanno maggiormente influenzato la tua musica?
Ce ne sono veramente troppe. Potremmo stare qui all'infinito. Ne cito un paio su tutte, Rhapsody, ovviamente, e Iron Maiden perchè mi hanno fatto avvicinare al mondo del metal quando avevo soli 8 anni. Ad ogni modo non disdegno un genere un po' più estremo come il “death metal” che negli ultimi anni mi ha regalato molto a livello compositivo (Fleshgod Apocalypse e Wintersun su tutti).

08 - A chi è rivolta la tua musica? Chi secondo te potrebbe essere attratto dalla tua proposta musicale?
La mia musica è rivolta a tutti coloro che ascoltano con il cuore, oltre che con le orecchie, e non si fermano a preconcetti sul genere o sul semplice fatto che sia una proposta ancorata fermamente ad un epoca passata. Credo che gli amanti del fantasy e del power metal della mia età (in particolare) potranno trovare parecchie affinità con la mia musica, o quantomeno potrebbero sentire le stesse emozioni che questo genere continua a regalarmi tutt'ora, così come ha già fatto in passato. Di questo ne sono abbastanza convinto.

09 - Lascio a te l’ultima parola
Che dire di più. Spero che la mia musica possa parlare per me e regalare ad altri quello che riesce a regalare a me per primo, dato che io sono il primo fan di me stesso. So che può sembrare un'affermazione un po' egoista o alquanto bizzarra, ma credo che ogni artista sia almeno un po' egocentrico, altrimenti non si sentirebbe spinto dal fatto di farsi notare dagli altri o dal voler emergere tra la massa. Se così non fosse (certo, probabilmente non lo è per tutti) a me sembrerebbe un po' ipocrita. Ad ogni modo, vi ringrazio ancora per lo spazio concessomi e ringrazio tutti coloro che continuano giorno dopo giorno a sostenere il mio progetto, e perché no, anche tutti i detrattori che hanno cercato di affossarlo durante gli anni. Se sono arrivato dove sono è anche grazie a loro.


Intervista a cura di John Preck

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