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STORMKEEP "Tales of Othertime" (Recensione)


Full-length, Ván Records
(2021)

Nell'anno appena trascorso sono rimasto davvero entusiasmato da diverse nuove uscite sul panorama black metal, a partire dagli ultimi lavori dei russi Elderwind e degli ucraini 1914: gli album sfornati nel 2021 hanno dimostrato come il metallo nero sia vivo e vitale rinnovandosi di continuo e contaminandosi con nuovi stili musicali, senza, tuttavia, perdere le caratteristiche di base che contraddistinguono il genere. Non è da meno il disco di cui vi voglio raccontare oggi, l’album full-lenght d'esordio degli Stormkeep, formazione proveniente dal Colorado, negli Stati Uniti, attiva dal 2017: l'album si intitola “Tales of Othertime", è uscito il 19 Novembre 2021 per Ván Records ed è composto da 6 tracce originali (di cui 2 strumentali) per un totale di poco più di 43 minuti di ascolto. 

Il sound proposto dagli Stormkeep è un black metal melodico di stampo scandinavo anni ’90 (fortissima l'influenza degli svedesi Dissection e dei norvegesi Emperor) unito a solide melodie “dungeon synth", ossia un sottogenere della musica elettronica che ricrea sonorità fantasy, medievali e celtiche. Il risultato di tali scelte stilistiche si concretizza in sonorità decise, dirette e veloci, comunque dal forte sapore epico e nello stesso tempo raffinato: la fruizione è immediata e coinvolgente in un disco tranquillamente ascoltabile tutto di un fiato. L'inserimento delle tracce strumentali “The Citadel" e “An Ode to the Dragons", melodiche e con elementi da vere e proprie ballate celtiche riprodotte per mezzo del synth, è un'ottima scelta per stemperare i ritmi sempre elevati dell'album, composto per il resto da vere e proprie cavalcate epic-black metal. 

I brani, sebbene di lunga durata, si dimostrano sempre coinvolgenti grazie a riff incisivi e all'immancabile impalcatura di blast-beats: su questa solida struttura si intesse benissimo la componente dungeon synth. Le tematiche trattate dagli Stormkeep sono da ricondurre al fantasy ed alle leggende medievali, per cui scordiamoci di essere all’ascolto della solita band black metal che tratta di stanismo/occultismo/anticristianesimo, i “temi stereotipo" del genere: insomma, la matrice lirica degli Stormkeep è molto più vicina alle tipiche band power-epic metal invece che alle più comuni band black metal. 

Consiglio vivamente “Tales of Othertime” a tutti gli amanti dal black metal, in particolare ai fan di Dissection ed Emperor, ma anche agli intenditori di power-epic alla Blind Guardian: sono certo che nessuno resterà deluso, speranzoso che l'album possa inoltre essere di stimolo per conoscere un sottogenere della musica elettronica come la dungeon synth. Ricordandovi che questa recensione è già presente sul canale Youtube della webzine, al quale vi invito a dare un'occhiata, vi do appuntamento ai prossimi consigli musicali sempre su Heavymetalmaniac.it che sull'omonimo canale Youtube citato: per concludere, “Tales of Othertime” degli Stormkeep merita un bel 80/100.

Lupo Thrasher
Voto: 80/100

Tracklist:
1. The Seer 
2. The Citadel 
3. A Journey Through Storms 
4. The Serpent's Stone 
5. An Ode to Dragons 
6. Eternal Majesty Manifest

Line-up:
Phantom Emperor Nebula Husk - Bass
Tyrannos Apokteino Skiophonos Stormward - Guitars
Lord Dahthar the Abyssic - Keyboards
Grandmaster Otheyn Vermithrax Poisontongue - Vocals, Guitars, Keyboards
Count Victor Wolfsblood - Drums

Web:
Bandcamp
Bandcamp #2
Spotify

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