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OF THE MUSES "Senhal" (Recensione)


Full-length, My Kingdom Music
(2023)

Il bello di questo "mestiere" è la possibilità di scoprire costantemente nuove realtà. Veniamo contattati ogni giorno da tante band, artisti ed etichette, e per la maggior parte dei casi ci troviamo davanti a robe davvero ben fatte. Ogni tanto però compare una mosca bianca, un disco o un progetto che cattura la tua attenzione sin da subito, e non appena premi play capisci il perchè. Credo che nella musica esista una sorta di attrazione, un "gut feeling" che ti dice "sto disco varrà la pena", sai già che sarà tanta roba. Lo ascolti una, due, tre volte e confermi sempre di più quello che pensi. "Senhal" è esattamente uno di questi casi. 

Un po' di storia: "Of The Muses" è il progetto solista di Cristina Rombi, personalità dell'italico Nord nota per aver prestato la sua voce in Wallacha e Simulacro e che ritroviamo in "Senhal", disco di debutto, in veste di praticamente ogni singolo strumento. Un setting già visto, certo, ma raramente con una passione così "vistosa". L'album, composto da 5 brani comodamente rinominati da 1 a 5 in numeri romani, trasuda passione e amore per il Blackgaze da ogni poro. 5 brani in cui disperazione e tristezza la fanno da padrone senza togliere spazio a romanticismo e respiro, con Cristina che ci regala una prestazione ottima su ogni singolo strumento ma che eccelle nella voce, malleabile e perfetta su ogni singolo passaggio del disco. Se c'è da urlare, lei lo fa fino a rompere la sua stessa voce, se vuole farti rilassare lo fa attraverso una voce clean leggermente imperfetta ma estremamente "vicina", fino a toccarti il cuore. Inoltre troviamo anche dei passaggi veramente interessanti, come in "IV", un brano inaspettatamente "pop" e sognante in cui, sarà solo una mia cosa, ci ho trovato anche un po' di Devin Townsend, sopratutto nell'utilizzo della batteria e dell'echo sulla chitarra e un pizzico di Steven Wilson, per l'utilizzo di certi Synth. 

Menzionissima d'onore va però alla conclusiva "V", un pezzo talmente d'atmosfera che non ha bisogno della batteria per trasmettere il senso di oppressione che vuole comunicare. Un'idea che personalmente trovo geniale, una cosa così semplice eppure per niente scontata. Perchè sappiamo benissimo che la musica è togliere, non mettere. Ovviamente il disco non è esente da errori, ci mancherebbe, qualche difettuccio qui e lì lo troviamo pure, ma i pro sono talmente pro che annullano i contro. "Senhal" è dunque un disco ASSOLUTAMENTE consigliato se non obbligato a tutti i fan del Blackgaze e non, un viaggio di 42 minuti atto a farvi riflettere su voi stessi e sul significato stesso della vita. Se questo è il debutto, chissà cosa potrà regalarci Of The Muses in futuro. Ma faccia pure con calma, nessuna fretta. 

Recensione a cura di Antonio Rubino
Voto: 90/100

Tracklist:
1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V

Line-up:
Cristina Rombi: All instruments

Web:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– OF THE MUSES: https://www.facebook.com/ofthemuses

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