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MALIGNANCY "...Discontinued" (Recensione)


Full-length, Willowtip Records
(2024)

Il ritorno degli americani Malignancy riporta il technical brutal death metal sul podio, senza alcun dubbio. Band che ultimamente non è stata molto prolifica, contando che l'ultimo full-length di inediti è stato "Eugenics" del 2012, interrotto solo dall’EP “Malignant Future” del 2016 e dalla ri-registrazione dell’esordio “Intrauterine Cannibalism” (2019). Ma ora la band recupera alla grande con questo "...Discontinued", un album che, lo dico subito, è quanto mai cervellotico, tecnico e difficile nei primi approcci. 

Una line-up superlativa però riuscirà a farvi avere per circa mezz'ora grande brutalità fatta con classe e perizia e soluzioni tecnico-compositive davvero notevoli sotto ogni aspetto. Non un solo brano sottotono, una produzione spettacolare che vi farà vibrare i timpani, e un growl da parte dello storico cantante Danny Nelson che è l'emblema del death metal più marcio e che ricorda molto da vicino un altro grande growler, ovvero Ross Dolan, cantante e bassista degli inossidabili Immolation. Questa a mio avviso è una nota positivissima in questo disco, perchè non si opta per gorgheggi da suino tipici del genere, ma si preferisce un approccio death old school. 

L'album si apre con la devastante "Existential Dread", che nei suoi quattro minuti condensa un drumming disumano da parte di Mike Heller, che orami conosciamo come essere uno dei batteristi più attivi in quasi ogni angolo di metal. Il riffing è contorto e asfissiante a volte si ha la sensazione di essere stati inseriti in una centrifuga, tante sono la furia e le idee malate con le quali la band vi assalirà. In alcuni pezzi successivi, come ad esempio in "Irradiated Miscreation" si toccano vette di tecnica quasi incredibili. La band è in continuo movimento: si ferma, riparte, aggiunge dissonanze e parti sincopate. Il basso di Alex Weber (ex Defeated Sanity) macina note su note, si fa sentire con una esecuzione estremamente curata e di valore. 

Insomma, se amate il brutal più tecnico non potete lasciarvi sfuggire questo album, che forse ha l'unica pecca di essere troppo settario, quindi di essere indirizzato ad una nicchia di fans di una forma di death metal che tende un po' a restare chiusa nei suoi argini, non ammiccando nemmeno per un secondo a qualcosa di vagamente melodico o "semplice". Gli unici sprazzi di melodia si hanno probabilmente in "Ancillary Biorhythms", dove si abbraccia una forma di death metal un po' più lineare, ma nemmeno troppo...Disco bello ma raccomandato solo ai fans del technical brutal death metal.

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 75/100

Tracklist:
1. Existential Dread 
2. Binary Paradigm 
3. Irradiated Miscreation 
4. Purity of Purpose 
5. Ancillary Biorhythms 
6. Haunted Symmetry 
7. Decomposing Divinity 
8. Oppositional Defiance 
9. Biological Absurdity 

Line-up:
Danny Nelson - Vocals 
Ron Kachnic - Guitars
Mike Heller - Drums 
Alex Weber - Bass 

Web:
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