UNMERCIFUL "Devouring Darkness" (Recensione)


Full-length, Willowtip Records
(2025)

Band quasi obbligatoria per tutti gli amanti del brutal death metal più veloce, tecnico e cinico, gli americani Unmerciful li conobbi giĆ  col loro primo album, quel "Unmercifully Beaten" che tanto mi piacque all'epoca. Ora mi trovo a parlare del loro quarto album in venti anni di attivitĆ  circa. Non si può certo dire che siano molto prolifici, gli Unmerciful. E ascoltando questo loro nuovo album non ho trovato molti spunti positivi, purtroppo. La band sembra trincerata in un brutal death metal accademico  che non presenta alcuna novitĆ  nel genere, e quindi si rivolge solo ad un pubblico fedele unicamente ad una nicchia ristretta di amanti del brutal death metal più puro, ma sostanzialmente senza alcuna sostanza.

Sembra di sentire lo stesso riff ripetuto per tutto il disco, nonostante siamo al cospetto di dieci brani per quasi quaranta minuti di musica. Quando penso al brutal death metal mi vengono in mente formazioni come gli Hate Eternal, gli Origin, i Suffocation, i Cryptopsy, certi Cannibal Corpse. Tutte band che sanno ancora fare la differenza, anche se per alcuni di loro ĆØ normale ci sia stato un fisiologico calo di qualitĆ . Ma sono comunque meglio degli Unmerciful, perchĆØ nel brutal death metal sanno mettere qualcosa di estremamente personale e sanno emozionare anche in un genere che potrebbe anche infischiarsene delle emozioni. 

Non saprei sinceramente che altro dire di questo album, se non esaltare la prova del cantante Josh Riley, che presenta un growl micidiale e profondissimo. Non citerei nemmeno il batterista Trynt Kelly, che si presenta tellurico e preparato, ma piattissimo sotto il profilo dell'inventiva. Spiace vedere come una band che poteva avere grandi potenzialitĆ  si sia ridotta a portare sul piatto di noi appassionati un disco cosƬ povero, cosƬ standard. Ma questo ĆØ quanto, almeno per il sottoscritto, a parte un brano che effettivamente fa venire rabbia, ovvero la title track, che presenta ottime soluzioni da tutti i punti di vista e più varietĆ  rispetto alle altre tracce, con la sua oscuritĆ  molto accentuata. 

Avessero fatto tutto il disco almeno sugli standard di questo pezzo, potremmo parlare di un altro album, ma col senno di poi non si può ragionare.

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 55/100

Tracklist:
1. Miracle in Fire 
2. Unnatural Ferocity 
3. Malice Unbound 
4. Devouring Darkness 
5. Relentless Malevolence 
6. Vomit You Out (Origin cover)
7. Infernal Conquering 
8. The Reaping 
9. Voracious Lunacy 
10. Vengeance Transcending

Line-up:
Clint Appelhanz - Guitars, Bass
Jeremy Turner - Guitars, Bass
Trynt Kelly - Drums
Josh Riley - Vocals

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