SCYTHE BEAST “Anthem of the Rotten” (Recensione)


Full-length, Independent
(2025)

“Anthem of the Rotten” è il terzo album per i tedeschi Scythe Beast, band dedita a un interessante melodic death metal di chiaro stampo svedese, con numi tutelari quali At The Gates e primi Dark Tranquillity, per citare due band seminali del genere di riferimento. Niente di nuovo quindi, come nella maggior parte delle uscite dedite a questo genere. 

Quello che andremo ad analizzare di conseguenza è la qualità di quanto proposto. C’è da dire che la band è ben collaudata, ha studiato bene la materia oggetto di recensione e quindi riesce a costruire canzoni valide, nonostante qualsiasi forma di originalità non sia presente tra questi solchi. I Scythe Beast la buttano in caciara, tenendo i bit sempre abbastanza elevati, le chitarre ben allineate, potenti nel riffing e interessanti nelle soliste, con una batteria martellante poco incline a fantasia ma che pesta duro e ti arriva addosso come un vecchio panzer tedesco (“Spawn Of The Stillborn Lord”). Il ringhio di Gregor Pfau è costante durante tutto l’ascolto, senza spostarsi di un millimetro dalla sua interpretazione che molto deve allo stile del vecchio Stanne (“The Seance”). 

La produzione grezza e tirata esalta le canzoni. Chiaramente non tutti i brani sono allo stesso livello, se da una parte troviamo quelle più convincenti come l’opener “Ravenous” non a caso posizionato in apertura, arrivati a metà ascolto si comincia ad avere un po’ di stanca a causa di un suono troppo simile a sé stesso, e quando non tutto gira perfettamente troviamo tracce un po’ anonime come “Heirloom”. “Purity By Flame” con la sua distorsione compressa è il brano più cattivo, nonostante si apra nella parte centrale a un suono più melodico. 

Ecco, forse canzoni più brevi avrebbe giovato al risultato finale. Improvvisamente, nella seconda parte del lavoro, i tempi rallentano dando spazio a uno dei momenti migliori in “The Carrion Marshes”, brano più lungo del lotto con oltre sei minuti di durata, ma giustificati da tempi più lenti e da una struttura più complessa rispetto alla media, facendo emergere una certa cupezza di fondo che non guasta affatto. “Anthem of the Rotten” è un buon lavoro di death metal svedese, ben prodotto, ben suonato, ben ideato, buone canzoni, ma niente di nuovo che possa dire ascoltiamo i Scythe Beast piuttosto che una qualsiasi altra band dedita alle stesse sonorità. Bocciati? No, assolutamente. Sono solo nella media.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 67/100 

Tracklist:

1. Ravenous 
2. Beast 
3. Anthem of the Rotten 
4. The Seance 
5. Spawn of the Stillborn Lord 
6. Heirloom 
7. Purify by Flame 
8. The Carrion Marshes 
9. Warp

Line-up:
Andreas Tegeler - Drums 
Sven Stoppelberg - Guitars, Vocals, Bass 
Frank Schwenker - Guitars 
Hendrik Schelenz - Bass 
Gregor Pfau - Vocals

Web:
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