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Exodus "Bonded By Blood"

Full-length, Torrid Records (1985)
Genere: Thrash Metal

Non è facile scrivere di un pezzo di storia...e scendendo più nei particolari, parlando di thrash metal, è sicuramente un'impresa ardua, per un amante del genere, recensire un disco come "Bonded By Blood", un disco fondamentale, influentissimo e tanto, forse troppo significativo, per chiunque ami la musica pesante. Soprattutto parliamo di un disco appartenente ad un'altra epoca, ad un contesto ormai lontano da noi: tutta questa serie di caratteristiche rende dunque un'accesa sfida parlare di "Bonded By Blood" pur riuscendo a mantenersi chiari ed obiettivi.

La prima cosa da fare dunque è contestualizzarlo: correva il 1985, il neonato ambiente thrash americano era in pieno fermento e maturazione, grazie all'operato di grandissimi e allora giovanissimi artisti come Slayer e Metallica, che stavano proprio in quegli anni muovendo i loro primi e importantissimi passi.
Pensateci, pensate a cosa ha significato la nascita del thrash sound! Non è forse la prima espressione della musica heavy, completamente slegata dal concetto di rock, svincolata da origini che ancora affondavano le proprie radici nei suoni del blues, per quanto fossero distorti o velocizzati? Esordi dirompenti come "Show No Mercy" o "Kill 'Em All" delle band sopra citate, esplodevano due anni prima scuotendo i più melodici suoni di Priest e Maiden con una rabbia del tutto inedita prima dell'arrivo del punk, rendendoli per la prima volta taglienti e dissonanti. Nello sviluppo di questo contesto, immersi in questa furia che vibrava nelle grigie periferie statunitensi, esplodevano anche gli Exodus.
Venuti alla luce originariamente agli albori degli anni '80, per mano del batterista Tom Hunting e di un giovanissimo Kirk Hammett (subito prima di concedersi totalmente ai Metallica nel 1983, in sostituzione di Dave Mustaine), gli Exodus avevano già accennato a dei primi movimenti, con alcuni demo usciti tra l'81 e l'82. Fu però tra l'83 e l'84, con un ultimo cambio di formazione che includeva il chitarrista Rick Hunolt al fianco del bravissimo Gary Holt, oltre al già presente singer, il fu Paul Baloff (R.I.P), che gli Exodus innescarono definitivamente questa bomba ad orologeria che scoppiò nel 1985, con un impatto non troppo grande sul pubblico ma di indubbia violenza!

Carnale, corrosivo e potente, "Bonded By Blood" fu un esordio col botto, un intero album di classici che, seppur meno fortunato degli album di Metallica o Megadeth, incarnò a suo modo la quintessenza del thtash metal statunitense. Sorretto da una sezione ritmica diretta e granitica, sovrastata dal duo chitarristico Holt-Hunolt che si scambia taglienti sferragliate e assoli deraglianti quanto memorabili, è anche purtroppo l'unico full in cui Baloff ci regala una performance epocale, con la sua ugola al vetriolo e il suo vocalismo tagliente e carico di isteria.
La title-track, "Exodus", "Metal Command", la furiosa "A Lesson in Violence", "Piranha" e la finale "Strike of the Beast" col suo riff vertiginoso, sono tutte qui, tutte anthem della band che ancora oggi sotto i palchi ci catturano con i cori furiosi dei loro refrain. Ogni singola storica nota di quest'album durissimo è ancora oggi un dente rotto; un capolavoro che sa di sangue e di asfalto, che testimonia anche un fervore e un'energia, un'attitudine rabbiosa e contemporaneamente divertita, insomma uno spirito che non sappiamo se avremo mai la fortuna di rivivere.

"Bonded By Blood" va rivalutato e studiato a memoria da chiunque ami il metallo pesante, da chiunque voglia cimentarsi nel thrash metal, soprattutto in questi anni in cui gli Exodus sono ancora attivissimi e forse una delle poche band che non da alcun segno di cedimento, nonostante il trascorrere del tempo!

Recensione a cura di: Static Chaos
VOTO: 92/100

Tracklist:
1. Bonded by Blood 03:47
2. Exodus 04:08
3. And Then There Were None 04:44
4. A Lesson in Violence 03:53
5. Metal Command 04:16
6. Piranha 03:49
7. No Love 05:10
8. Deliver Us to Evil 07:10
9. Strike of the Beast 03:58

DURATA TOTALE: 40:55

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