Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

Acheronte “Genesis of Evil”

EP, SBRT Records, 2012
Genere: Black Metal


Acheronte. Un nome che rievoca visioni dantesche di traghettatori verso gli Inferi e che nella mitologia greca sta ad indicare appunto quei fiumi che conducono verso le fiamme eterne (letteralmente “fiume del dolore”).
Da San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) arriva questa folata di black metal e stavolta si può parlare di centro pieno, nonostante la giovane età anagrafica della band, formata nel 2010 e avente solo un demo antecedente a questo mini album prodotto dalla nostrana SBRT Records.

Dopo una intro atmosferica e lugubre la band mette in atto la sua spietatezza con “Extinction of life”, brano ad alto tasso odioso, sprezzante, raggelante. La band sembra aver preso anche qualche influenza dalla scena greca, in particolare c’è qualche rimando ai Nocternity, ma il tutto poggia su un black metal ferale che deve a gente come Marduk o Setherial più di qualcosa. E’ comunque un sound abbastanza personale nonostante la base sia classicissima. Più la band va avanti e più distrugge, come in “Sacrifice for the king of the desert”, una vera tempesta in musica, veloce come una scheggia ma con riff abbastanza melodici. L’esecuzione della band è impeccabile: il drumming di Lars è indiavolato e preciso, e lo scream di Lord Baal sputa veleno su una base di chitarre che costruiscono riff semplici ma d’impatto.
Arriviamo a “Sepolto dai tuoi peccati”, traccia più lenta ma potente, che rimembra il thrash e il black metal più primordiali e finiamo con “Genesis Of Evil”, una mazzata paurosa di black metal che sembra presa da “Panzer Division Marduk”. Il muro di suono è terrificante, lascia attoniti, la band si diverte a volte in break e ripartente, ma la parola violenza la fa da padrona.

In definitiva non posso che fare i complimenti agli Acheronte; sebbene non abbiano inventato nulla di nuovo, con questo ep dimostrano che si può fare ancora classico black metal con la giusta dose di cattiveria, non risultando una band costruita a tavolino, ma capace di atterrire l’ascoltatore con delle bordate micidiali. Nulla di nuovo o “sperimentale” ma solo black metal crudo e brutale, suonato bene, prodotto bene e interpretato in maniera credibile. Per me basta e avanza e aspetto il prossimo prodotto di questa band, che per me è ampiamente pronta per un full-length coi controfiocchi.

Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 75/100


Tracklist:
1. Intro 01:16
2. Extinction of life 05:17
3. Sacrifice for the king of the desert 05:14
4. Sepolto dai tuoi peccati 06:05
5. Genesis of evil 05:09

DURATA TOTALE: 23:01



Nessun commento