BOOTLEGS - Bootlegs
Full-length, Minotauro Records
(1990-2014)
Bella confezione in papersleeve, foto d'epoca, inserto retrò: chi è l'artefice di questa produzione secondo voi? Ovviamente la Minotauro, sbadati! Dall'Islanda arrivano questi Bootlegs, band misconosciuta ai più, ma ritornata agli onori della cronaca grazie alla qui presente ristampa, e la label nostrana arricchisce l'opera con altre sette canzoni dal vivo. Tuttavia l'operazione trova un suo perchè, in quanto pur non trovandoci di fronte a nulla di eclatante, già il solo fatto che possiamo finalmente riscoprire una band speed-thrash provieniente dall'Islanda è una notizia. Poche o nulle infatti sono le realtà metal che sono state partorite in quelle lande, e anche quelle che ci sono o sono esistite non hanno mai avuto particolare successo e risonanza al di fuori dei propri territori.
Difficile evidenziare episodi in particolare, in quanto tutti gli episodi si assestano su alti livelli, e bisogna stare attenti a come si riportano i titoli, dato che la band canta in lingua madre e certi titoli suonano come una lingua aliena, ma sicuramente le canzoni che a mio avviso lasciano più il segno sono l'opener "Forleikur", poi "Eymd" e le piacevolissime “Oljoslega Stjornlaus” e Við Dauðans Dyr”, che mettono in mostra una band preparata sotto l'aspetto strumentale, che non si accontenta di scrivere canzoni semplici ma cerca sempre di dare una propria identità infarcendo i pezzi di tante variazioni, tantochè a tratti mi sono venuti in mente i Voivod, ma mescolati alla irruenza dello speed-thrash metal. Per certi versi in dischi come questo potremmo anche trovare il seme di quello che poi certe band, quali i Vektor ad esempio, hanno rielaborato e sviluppato ulteriormente di recente. Il tiro infatti è di matrice thrash, ma le soluzioni e l'approccio abbracciano le formazioni più tecniche ed originali di questo genere, con vaghi rimandi anche alla scena teutonica, in particolare a gruppi come i primi, e sottovalutati, Vendetta.
Prodotto e missato anche con grande gusto e professionalità, questo secondo e ultimo album dei Bootlegs (che segue W.C.Monster, che verrà anch'esso recensito al più presto) è un piccolo tassello di metallo irruente e ruvido, ma dove si evincono numerosi spunti che avrebbero potuto sfociare in qualcosa di realmente interessante, date le indubbie qualità tecnico-compositive di questi musicisti. Peccato che la loro carriera sia stata breve, perchè immagino che quello espresso nei loro (finora) due dischi in carriera sia stato solo un assaggio di qualcosa di più compiuto che sarebbe seguito.
Apprendiamo comunque che la band dal 2012 è tornata in attività, e quindi non mi resta che sperare in un loro ritorno discografico, e che questo approfondisca il discorso iniziato più di 25 anni fa e che non sia, come troppe volte accade, solo un'occasione per fare qualche show e sfornare album mediocri come molti fanno (citavo nel bene prima i Vendetta tedeschi, ma potrei farlo in negativo se si parla di reunion fallimentari...e potrei proseguire con Nuclear Assault e proseguire ancora a lungo).
In ogni caso, disco consigliato e con un suo valore storico che rischiava di andare del tutto perduto, Altro centro da parte della nostra Minotauro Records!
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
VOTO: 70/100
Tracklist:
1. Forleikur 03:38
2. Óljóslega stjórnlaus 03:01
3. Blá saklaus 03:39
4. Augun 01:43
5. Vögguvísa 01:20
6. Eymd 04:05
7. Mesti & besti 04:22
8. Tippikal 03:02
9. Við dauðans dyr 04:09
10. Gamli Nói 03:46
11. SOD 2 01:38
12. Sein 02:39
13. Jólarokk 02:31
14. Fuck Off 01:11
1. Forleikur 03:38
2. Óljóslega stjórnlaus 03:01
3. Blá saklaus 03:39
4. Augun 01:43
5. Vögguvísa 01:20
6. Eymd 04:05
7. Mesti & besti 04:22
8. Tippikal 03:02
9. Við dauðans dyr 04:09
10. Gamli Nói 03:46
11. SOD 2 01:38
12. Sein 02:39
13. Jólarokk 02:31
14. Fuck Off 01:11
DURATA TOTALE: 40:44
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