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SAILING TO NOWHERE - To The Unknown


Full-length, Bakerteam Records
(2015)


Ancora Italia sulle nostre pagine, e ancora Roma. I Sailing To Nowhere approdano sul mercato discografico con questo "To The Unknown", un disco che dalle prime battute appare curatissimo e con la giusta ambizione per poter competere a livello sia nazionale che internazionale. Un heavy metal con tinte power e progressive, arricchito dall'uso di voci femminili e tastiere che mantiene sempre alto il tasso melodico e lo alterna a buoni innesti più energici. La cosa positiva che subito salta all'orecchio ascoltando questo disco è l'ottima produzione, la competenza strumentale di tutti i musicisti e il buon gusto nel creare delle canzoni che siano sia orecchiabili ma allo stesso tempo non banali.

L'uso delle chitarre non è mai invadente, in quanto i due axeman Andrea Lanzillo e Luca Giuliani cercano di interagire sia nella parte solista che ritmica in maniera calibrata, non facendo sfoggio di tecnica eccessiva o riff pesantissimi. Tra gli episodi che meglio rappresentano la proposta di questa band citerei senza dubbio l'iniziale "No Dreams in My Night" e la semi ballad "Fallen Angel", che racchiude alcune sonorità vicine ai primi Angra, ma filtrandole se possibile con una propensione per la melodia ancora più accentuato. Begli archi e chitarre soliste aprono "Lovers On Planet Earth", con un gusto malinconico e nostalgico, dove in seguito si aggiungono note di piano, per un crescendo che sfocia in una power ballad che alza un po' i toni solo verso il finale, dove la voce di Marco Palazzi si fa notare per l'ottima timbrica e interpretazione. A tratti infatti la voce di Marco mi ha ricordato qualcosa del leggendario Ronnie James Dio, ma una menzione di merito va anche alla voce femminile affidata a Veronica Bultrini, che dà quella variante in grado di fare la differenza.
Si ritorna a territori più prettamente power-prog metal in "You Don't Dare", e qui sento echi anche di band come i Symphony X, magari di inizio-metà carriera, ovvero prima che indurissero in maniera importante il proprio sound. Si tratta anche in questo caso di un ottimo brano, sapientemente costruito, che davvero fa pensare ad una band "navigata" e non ad un gruppo all'esordio. Sono infatti molte le varianti all'interno di questo brano, il felling che si respira è intenso e a tratti drammatico, e una volta tanto, la voce femminile è usata in maniera sapiente e dove serve, ma soprattutto non stona col resto, non sembra forzata, ma perfettamente integrata nel tessuto musicale proposto. 
In sei minuti i Nostri ci deliziano con una vera suite ricca di tanti elementi, con un finale epico di grande effetto.

Abbiamo una flessione qualitativa in "Strange Dimension", aperta dalla voce sommessa di Marco, ma che non riesce a costruire delle melodie vincenti, con un risultato che si rialza in parte solo nella parte successiva del pezzo, ma che in generale non riesce a colpire. Un brano lento e atmosferico almeno nelle intenzioni, ma che si sarebbe tranquillamente potuto evitare. Fortunatamente rimane quasi come l'unico episodio davvero scarso del lotto qui presente, e che quindi si può perdonare.
Il trittico finale è affidato alla potente "Sailing To Nowhere", alla dolce "Sweet Rain" e alla cover di Anastacia "Left Outside Alone", reinterpretata in chiave metal, e devo dire che il risultato non è male, ma io avrei puntato ancora di più su velocità e potenza. In ogni caso molto bella la voce di Veronica, grintosa e a proprio agio in ogni tonalità.
Stiamo quindi parlando di un disco dalle indiscutibili qualità compositive e strumentali, e che mostra una band già matura al suo esordio. Personalmente preferisco quando il metal ha più spinta, più energia e velocità, quindi potrei consigliare ai Sailing To Nowhere di non snaturare il proprio trademark, ma di indurire un po' la propria musica, per un risultato ancora più di impatto. 
Tutto questo, in ogni caso, non può oscurare un gran bel disco che consiglio a tutti gli amanti del power-prog più melodico.

Recensione di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 73/100

TRACKLIST:
1. No Dreams in My Night 07:07 
2. Fallen Angel 05:25 
3. Big Fire 04:25 
4. Lovers on Planet Earth 04:23 
5. You Won’t Dare 06:06 
6. Strange Dimension 03:49 
7. Sailing to Nowhere 04:46 
8. Sweet Rain 04:57 
9. Left Outside Alone (Anastacia cover) 03:44 
44:42


LINE-UP:

Carlo Cruciani: Bass
Giovanni Noè: Drums
Andrea Lanzillo: Guitars
Marco Palazzi: Vocals
Veronica Bultrini: Vocals (female)
Luca Giuliani: Guitars
Livia Capozzi: Keyboards

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