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SECRETS WIZARD - Smell Of Humanity (Review)

EP - Independent
(2015)

Oh, ecco dunque tra le nostre mani questo dischetto dei Secret Wizard, quintetto a metà tra il classic/power di matrice statunitense e le suggestioni del thrash  metal (sempre a stelle e strisce). La band nasce a Pistoia nel 2010 e giunge al secondo capitolo della propria discografia con questo “Smell Of Humanity”, un dischetto con quattro tracce e dal packaging ben curato.
In effetti, non si tratta esattamente della mia tazza di tè – ai controtempi in stile Anthrax/US metal preferisco da sempre l’assalto genuino di matrice europea – eppure va riconosciuto il notevole livello tecnico di questi ragazzi, che oltretutto suonano in maniera molto convincente negli episodi più “incisivi”, come il ritornello di “Bang Your Head”. La ciliegina sulla torta della band è sicuramente il lavoro di lead guitar, in evidenza un po’ ovunque, con uno stile a metà tra i migliori Megadeth e l’ampia letteratura degli shredders nati alla corte di Mike Varney; d’altro canto, la ricerca di soluzioni complesse dal punto di vista della costruzione delle tracks dispiega sì ottima tecnica e padronanza strumentale, ma pecca nell’elemento che dovrebbe essere distintivo di questo “ritorno del classic”: l’inserimento di momenti “catchy”, memorizzabili, in qualche modo debitori della lezione della NWOBHM.

In questo senso, un pezzo come “Can U Push Me Down” avrebbe avuto un impatto diverso se concepito in maniera più “in your face”, ma è pur vero che l’impressione è che i Secret Wizard si rifacciano all’ampio filone collocato a cavallo tra ‘80 e ‘90, alla lezione di raffinati axemen del calibro di Thorpe o De Garmo (non proprio avvezzi alle melodie “facili” e spesso sconfinanti nel prog) e che a queste premesse si accompagni una voce forse troppo aderente ai canoni del genere nell’essere stentorea e poco “stradaiola”. 

In ogni caso, sono sicuro che la band troverà la sua quadratura del cerchio, soprattutto a partire da tracks del calibro della conclusiva “Secret Wizard”, in cui appaiono i primi spiragli di melodie volte a far presa sull’ascoltatore. In generale, il consiglio per gli affamati di power “articolato” è quello di ascoltare questo “Smell Of Humanity”: un prodotto ancora un po’ acerbo, ma forse per questo sufficientemente “genuino” e con alcuni punti di interesse.

Recensione a cura di: schwarzfranz
Voto: 65/100

TRACKLIST:
01. Real Words
02. Bang Your Head
03. Can U Push Me Down
04. Secret Wizard



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