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LE SCIMMIE - Colostrum (Review)

Full-length, Red Sound Records
(2016)
lescimmie2016 Red Sound Records

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Secondo album per Le Scimmie, band che arriva da Vasto, e che ci propone un disco dove il doom si pone come base di un sound apocalittico, atmosferico e sempre oscuro e carico di tensione. Questo "Colostrum" è composto da sole quattro tracce, ma sono tutte di durata considerevole, in quanto la band ha un approccio volutamente ripetitivo e ipnotico, in cui la chitarra di Angelo "Xunah" Mirolli dipinge scenari tinti di nero, coi suoi riff grossi e allo stesso molto semplici.
La batteria di Gianni Manariti rappresenta quell'ingrediente azzeccato in grado di elevare questo magma di riff ad un corpo unico e pesantissimo. Lo stile di Gianni infatti è scarno e potente, privo di qualsiasi accenno alla tecnica, e ciò funziona dannatamente bene in questo scenario. I piatti riempiono col loro fragore le atmosfere dilatate che vi troverete di fronte, mentre rullante e cassa sono colpi che servono giusto a dare un senso compiuto ai brani.

Tutte e quattro le canzoni si muovono su queste coordinate. Doom-stoner atmosferico che strizza parecchio l'occhio a band come Yob e Ufomammut. Un sound che ci porta in terre lontane, con una semplicità disarmante, e questo dimostra come non servono tonnellate di scale di chitarra o batteria stile mitragliatrice per fare un gran disco. E in questo caso non serve nemmeno la voce, visto che è assente. Sì siamo al cospetto di un album interamente strumentale, dove ad arricchire il tutto troviamo un buon uso di synth ad opera di Simone D'Annunzio. Ma non preoccupatevi, arriverete alla fine non avendo sentito la minima mancanza della voce, anzi, forse il tutto è ancora più funzionale così.

Un disco davvero ben riuscito, questo "Colostrum", che forse ha l'unica pecca di aggregarsi ad altre band che hanno proposto prima di loro questa formula, ma che è davvero cosa irrilevante se poi il risultato è di alto livello come in questo caso. Preparatevi ad un bel trip sonoro, aprite la mente e lasciate che "Colostrum" vi porti lontano.

Recensione a cura di: Sergio "Bickle" Vinci
VOTO: 75/100

Tracklist:
01. Colostrum
02. Crotalus Horridus
03. Triticum
04. Helleborus

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