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SCREAM 3 DAYS "Kolera 666" (Recensione)

Full-length, Punishment 18 Records
(2017)

Questa band potrebbe essere nuova per molti, ma in realtà esiste da qualche annetto, anche se la sua storia è un po' frastagliata. Il tutto parte a Torino con l'unione tra il chitarrista Alexxx e del cantante J.Kross, già attivi nella scena locale, soprattutto live. Esce quindi nel 2011 il primo ep, intitolato “The House Without Windows”. Successivamente la band si arricchisce di un nome d'esperienza trentennale della scena italiana, ovvero il leader dei Braindamage, il bassista Andrea Signorelli. Nel giro di un paio di anni la band dà alla luce il qui presente “Kolera 666”. 

Il genere proposto è un metal moderno, con venature death, vaghi influssi industrial sperimentali, e un alone oscuro che potrebbe riportare al black più d'vanguardia. La prima parte del disco è un tritasassi dove i suoni potentissimi e puliti favoriscono l'avanzata dei Nostri con macigni come "Apocalypse",  “No One”,  "The Worst” e “Sweet Dirge”, dove la band mette in mostra un riffing sia granitico che votato ad una oscura melodia, che si evince in arpeggi ed arrangiamenti stralunati. La voce cavernosa di J.Kross sputa con violenza testi pessimistici.
Si nota qualche rimando al death melodico di gente come The Haunted, Dark Tranquillity o Carnal Forge, come nella già citata "No One" o in "Hate Pusher", "Green Five Soul" o “The Goddess Of” , tutte in linea con certo melodic death made in Gothenburg. Un disco che quindi prosegue con queste coordinate stilistiche, ma che in un certo senso ha un qualcosa anche dei Braindamage e uno stile non proprio standard, che riesce a colpire nel segno senza mai risultare la copia sbiadita di qualcuno.

Un buon biglietto da visita per questa band nostrana, che aspettiamo al varco del secondo full-length per capire meglio dove vorrà andare a parare maggiormente, se più sulla melodia o meno. L'ultima traccia, ovvero la title-track del disco è a mio avviso uno dei picchi del disco ed ha in sè tutti gli elementi per fare bene, bilanciando molto bene melodia, sperimentazione, oscurità, e quindi mi auguro che la band prosegua in questa direzione. 
Per adesso mi sento di consigliarli decisamente, anche perchè sia tecnica che produzione sono curati ad ottimi livelli.

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 70/100

Tracklist:
1. Apocalypse 04:09
2. No One 04:16
3. The Worst 04:27
4. Sweet Dirge 04:03
5. Sacrificed all Days 01:17
6. The Goddess Of 04:34
7. Hate Pusher 04:50
8. Green Five Soul 03:51
9. Kolera 666 05:04
DURATA TOTALE: 36:31 

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