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DAMPYR #242 - "Il pittore della scuola nera" (Recensione)


Soggetto: Nicola Venanzetti
Sceneggiatura: Nicola Venanzetti
Disegni: Michele Cropera
Copertina: Enea Riboldi


“Il pittore della scuola nera” è una storia oscura, nera come la pece, gotica nella sua essenza. E’ ottimamente rappresentata dai disegni di Michele Cropera, il quale riesce a dare vita al racconto riuscendo nella non semplice impresa di far emergere l’anima dei personaggi, soprattutto le visioni, l’anima fragile e maledetta dell’antagonista Adam Weber. Appropriata la scelta di usare molto il nero per evidenziare ancora di più la percezione di malvagità ed oscurità che avvolge la storia. Nicola Venanzetti, recupera il soggetto della Scuola Nera, già materia dello Speciale n. 9, per costruirvi una storia horror, dai tratti gotici, in cui Harlan compare solo dalla seconda parte, lasciando prima lo spazio ad Adam Weber, per farcelo conoscere a fondo, e per permetterci di fare un nuovo giro dentro la Scuola Nera. 


I Weber, come spiega il padre di Adam ad Harlan hanno un dono, una seconda vista che permette loro di vedere dentro l’anima. L’obiettivo della Scuola Nera è permettere di dare vita alle visioni dei propri studenti. Adam è un pittore e le sue immagini sono davvero particolari e raccapriccianti. Nella sua prima mostra, di stanza Berlino, vi si trova come ospite casuale Ann Jurging. Osservando i quadri, con i suoi poteri entra in contatto con le immagini disegnate, e non è un incontro piacevole. Da qui il contatto con il Teatro dei passi Perduti e quindi con il nostro protagonista che entra attivamente nella storia per scoprire cosa si nasconde dietro l’autore delle opere. Harlan ha molti nemici, ormai non si contano più, e molti di questi hanno provato ad eliminarlo e continueranno a farlo. 


Questa storia rientra nella fattispecie di quelle in cui il Dampyr, suo malgrado, si trova ad essere “indagatore” su casi particolari che richiedono l’intervento di una squadra speciale pronta a tutto, ed allo stesso tempo diviene preda, perché dietro determinate azioni, vi è spesso un piano ben architettato per attrarlo in inganno e provare ad eliminarlo. In questa storia, ad esempio, a manovrare le fila vi è un acerrimo nemico di Harlan, il duca di Abigor, che prova a sfruttare le capacità del neo diplomato Adam, per imbastire una trappola in cui Harlan viene tratto in inganno e fatto prigioniero in un paesino di montagna dai tratti deformanti, creato dalla matita maledetta di Adam, il quale fa prendere vita, all’interno del paese a tutti i suoi mostri interni, che diverranno gli avversari del nostro protagonista. Questa storia è una dimostrazione ulteriore del complesso universo in cui si muove il Dampyr, un mondo abitato e circondato da una infinità di esseri malvagi, da una complessità di sistema in cui convivono, maestri della notte, demoni, grandi antichi, esseri di universi paralleli, uomini senza scrupoli, ed esseri fragili dalle doti particolari che spesso si trovano loro malgrado ad essere manipolati. Ancora una volta in questa storia si ripropone il tema del bene e del male, con un netta suddivisione tra le parti e si evidenzia, come, per elementi deboli e particolarmente sensibili, c’è sempre il rischio di venire sfruttati da esseri senza scrupoli che li utilizzano per i propri malvagi obiettivi. 


Il pittore della scuola nera è una storia ben scritta e ben architettata, coadiuvata da ottimi disegni e riconferma il carattere eclettico di questo fumetto e il mondo complesso e affascinante che lo anima. Ascolto consigliato durante la lettura: Cradle of Filth – The Principle of Evil Made Flesh 


Recensione a cura di John Preck

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