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Forgiando un nuovo suono: SVANZICA (Intervista)


Gli Svanzica sono una realtà che ha molte cose da dire. Le loro influenze sono disparate e quasi fanno fatica a convivere tutte in un solo album. A parte qualche elemento ancora da rodare al meglio, la band sta cercando di forgiare per bene il loro trademark, e il risultato si può già intravedere nel nuovo "Red Reflections", che abbiamo recensiti. Alle nostre domande ha risposto Marco, chitarrista della band.

1) Ciao ragazzi e benvenuti. Chi sono gli Svanzica?
Ciao! Siamo nati nel 2005 da un’idea di Marco e Luca (chitarra e voce), con l’idea di proporre musica originale e personale. Dopo aver arruolato gli altri membri della band, abbiamo inciso nel 2006 il primo Ep (“Wounds”) e nel 2009 è uscito il primo full-lenght dal titolo “Eos”. Poi c’è stato qualche cambio di line-up che ci ha portato alla formazione attuale. Qui è arrivato un lungo periodo compositivo che è sfociato con la realizzazione del secondo album “Red Reflections” del 2018.

2) Quali sono le vostre fonti di ispirazione e come pensate che queste abbiano influito sul vostro modo di comporre? 
Abbiamo un sacco di influenze che spaziano tra generi diversi, dal metal al rock, per finire al post-rock. Ma se dobbiamo fare qualche nome ti direi i Novembre, gli In Flames (soprattutto dei primi dischi), magari anche Tool o ultimamente Deafheaven. Come vedi, prendiamo un po’ di qua e un po’ di la ahaha.

3) Di cosa parlano le liriche del vostro ultimo album "Red Reflections"? 
Red Reflections è un concept album, ispirato dal romanzo di Lewis “Lontano dal pianeta silenzioso”. Quindi racconta del viaggio verso questo pianeta, con le scoperte e le emozioni che ne comporta.

4) Come nasce un vostro brano di solito e chi scrive i testi? 
Solitamente si parte da qualche riff di chitarra o basso (ma anche da qualche sezione ritmica), che poi sviluppiamo in sala prove, così che ognuno possa portare le proprie idee a riguardo. Capita anche che semplicemente si jamma insieme, sviluppando poi le idee che nascono. Per ultimo infine viene inserito il testo (e qui è competenza unica del nostro cantante Luca).

5) Di cosa parlano le vostre canzoni più in generale?
A parte l’ultimo album, che è appunto un concept, solitamente i testi parlano di emozioni, di esperienze vissute, cercano di evocare immagini.

6) In questi anni come si è evoluto il vostro sound, ci sono stati grossi cambiamenti rispetto al passato? 
Sicuramente il sound si è evoluto, è diventato più maturo, direi più concreto anche. Alle origini avevamo forti influenze prog, c’erano pezzi più lunghi e a volte senza una struttura ben definita. Ora invece le nostre canzoni sono più dirette e con una struttura chiara, risultando a nostro avviso più mature. Le costanti rimangono le influenze, le atmosfere che cerchiamo di trasmettere e l’alternanza di momenti più duri con momenti più melodici.

7) A parte questo periodo sfortunato per tutti, avete in programma un'attività live di supporto al nuovo album? 
Abbiamo avuto una buona attività live negli ultimi 2-3 anni, anche in supporto all’uscita di Red Reflections. Credo che siamo migliorati molto in questo aspetto, rispetto ai primi anni di attività, offrendo uno spettacolo molto più coinvolgente. Negli ultimi anni abbiamo anche avuto la soddisfazione di aprire per band storiche del panorama metal italiano. Avevamo in programma in questa primavera anche un evento live per festeggiare i 15 anni di attività della band, ma questo purtroppo è ovviamente saltato. Speriamo che la situazione possa ripartire al più presto e senza troppi danni per i locali e per l’intera scena musicale. Noi saremo pronti.

8) Quali sono i vostri piani più immediati? E come pensate che si possa ripartire dopo questo lungo stop forzato?
Abbiamo sfruttato questo periodo di quarantena forzata per scrivere nuovi riff e nuovo materiale. Adesso speriamo di poter riprendere la nostra attività in sala prove e completare un po’ di pezzi nuovi. L’obiettivo è di preparare i brani per un nuovo album, questa è la nostra priorità al momento. Ed il materiale che abbiamo finora ci sembra molto interessante.

9) Concludete come volete lʼintervista! Un saluto! 
Seguiteci sulle nostre pagine social per restare connessi con noi e con le nostre attività. Facciamo infine un appello per chiedere ai lettori di sostenere (appena possibile chiaramente) la scena, i locali, le etichette e le band, e tutto ciò che sta dietro a questa splendida passione che è la musica, e che tanto è messa a dura prova in questo periodo. A Presto!

By Redazione

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