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MASTODON "Hushed And Grim" (Recensione)


Full-length, Reprise Records
(2021)

I Mastodon tornano a distanza di quattro anni dal precedente "Emperor Of The Sand" facendo le cose in grande, proponendo un album doppio, con ben quindici canzoni, per una durata monumentale di oltre ottanta minuti. Un azzardo nell’era del digitale, in cui si è tornati ad un concetto che risale agli anni Cinquanta e Sessanta, ossia il singolo! Ma i Mastodon avevano molta carne al fuoco ed hanno deciso di rendere felici chi ama il formato dell’ album lungo. La band continua a guardare avanti, proponendo una musica che fonde perfettamente tutte le anime che ne hanno contraddistinto la propria storia e la propria evoluzione, e allo stesso tempo si avventura in nuove soluzioni ("Sickle And Peace" - "Dagger"). 

Troveremo di fianco a classiche cavalcate nel loro stile puro ("Pushing The Tides" – "Savage Lands"), momenti più tranquilli – qualcuno ha detto pop? – in brani di grande qualità che si avvicinano per sonorità e tiro a band come Foo Fighters o Queens OF The Stone Ages ("Teardrinker"). Che questo sia un pregio o un difetto sarà l’ascoltatore a deciderlo. Per quanto riguarda il sottoscritto, è un pregio quello di continuare a guardare avanti, ammorbidendo a tratti il suono, per pura necessità espressiva, ma senza mai scadere nella banalità. I Mastodon dimostrano di saper scrivere canzoni, senza essere necessariamente distorti e pesanti. Ma questo è un qualcosa che va avanti già da diversi album. "Hushed and Grim" ha dalla sua che è un album lungo, e questo permette alla band di aprirsi a molteplici sfaccettature, sempre con grande stile, e soprattutto è un album godibile dalla prima all’ultima traccia. I brani si sviluppano in tempi mediamente lunghi e questo permette alla musica di svilupparsi, di evolversi, di essere dinamica, ma mai evanescente. Colpisce dopo tutti questi anni e dopo molti album, la freschezza compositiva. 

L’avere al proprio interno tre cantanti solisti permette alla musica di essere ancora più variegata, ma mai dispersiva. Per sentire dei chitarroni alla vecchia con quello stile pesante e complesso, al limite di certe soluzioni prog, che ha caratterizzato la loro produzione centrale ("Crack The Skye"), bisogna ascoltare “More Than I Could Chew”. Invece un brano che sorprende per le sue atmosfere americane, con quel sapore al limite del southern è “The Beast”. I Mastodon hanno il pregio di non essere mai banali nelle loro proposte. Così, proponendo un paio di ballads come “Skeleton Of Splendor” e “Had It All”, lo fanno con tutti i crismi, regalandoci due brani emozionanti, che ben si amalgano con il resto delle canzoni, aprendo a nuove soluzioni e ampliando lo spettro sonoro della loro proposta. Le grandi linee vocali, melodiche ed espressive che hanno caratterizzato gli ultimi lavori, con un lavoro strumentale diretto e fluido, caratterizzato da un gran lavoro ritmico, lo ritroviamo in brani come l’iniziale “Pain With An Anchor” e “Peace And Tranquillity”. La lunga e ipnotica “Gobblers Of Dregs” è uno dei momenti più intensi e brillanti di questo nuovo lavoro, un coacervo di emozioni musicali, grazie ad una costruzione ben congegnata che permette alla musica di viaggiare ad altissima quota. E la qualità resta alta fino alla fine, con due brani come “Eyes Of Serpents” e “Gigantium” canzoni molto rock oriented, debitrici degli ultimi lavori. 

Ho sempre considerato i Mastodon un gruppo trasversale, capace di raggiungere con la propria musica una base di appassionati molto amplia, e dai gusti più disparati. Sono uno dei maggiori gruppi del nuovo millennio, grazie alla loro proposta musicale definibile come metal contemporaneo, in cui fanno confluire molteplici influenze. Questo può piacere o meno, ma credo sia indubbia la qualità che la band ha espresso fino ad oggi, senza aver fatto mai un passo falso, andando sempre andati dritti per la loro strada, facendo scuola e differenziandosi dalla massa. In conclusione si può affermare che "Hushed and Grim" sia un album monumentale.

John Preck
Voto: 85/100 

Tracklist:
1. Pain with an Anchor 
2. The Crux 
3. Sickle and Peace 
4. More than I Could Chew 
5. The Beast 
6. Skeleton of Splendor 
7. Teardrinker 
8. Pushing the Tides 
9. Peace and Tranquility 
10. Dagger 
11. Had It All 
12. Savage Lands 
13. Gobblers of Dregs 
14. Eyes of Serpents 
15. Gigantium

Line-up:
Troy Sanders - Bass, Vocals
Brann Dailor - Drums, Vocals
Brent Hinds - Guitars, Vocals
Bill Kelliher - Guitars, Vocals (backing)

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