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SIRGAUS “L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale” (Recensione)


Full-length, Independent
(2022)

I Sirgaus tornano con un concept album, e quindi riportiamo per intero l'argomento che sarà affrontato in questo album: 

"Ispirato ad un murale di Cibiana di Cadore, “L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale” racconta una favola dolomitica incentrata sulla figura di questa fascinosa strega locale. Il musical si avvale della collaborazione di Sandro Gerardi, regista e videomaker che realizzerà un film indipendente di quest'opera. 1661: La guerra di Candia imperversa sul Mediterraneo da ormai 16 anni. Il lungo conflitto sta consumando entrambe le nazioni e la Repubblica di Venezia è costretta ad utilizzare i prigionieri per la manodopera nelle miniere, dalle quali estrae il ferro per le armi. A Cibiana si vive un periodo di grande tranquillità, oltre a ricavare il minerale, vi è una produzione di chiavi che garantisce stabilità e prosperità ai suoi abitanti. E' qui che vive Zoro assieme al fratello maggiore. Rimasti orfani, i due conducono una vita comunque serena grazie all'attività artigianale. Zoro ha il compito di andare a prendere la materia prima in miniera e, di quella via, porta acqua e viveri ai minatori. Il mondo attorno a lui tuttavia gli è stretto e di conseguenza spesso sogna avventure in terre lontane, immagini che riesce facilmente ad evocare anche grazie all'amico Kemal, un prigioniero ottomano, mastro fabbro, strappato alla sua terra per lavorare il ferro veneziano. Un giorno Zoro cade inavvertitamente in una buca e si ritrova perso in una galleria ormai in disuso, peraltro a lui sconosciuta. Vagando nell'oscurità raggiunge un antro sotterraneo che gli sembra famigliare. Si tratta di una caverna che si erge sulle sponde di un laghetto misterioso, qui una pietra dalle parvenze mistiche, si anima diventando l'Anguana: la strega delle acque che risiede nelle Dolomiti, nutrendosi dei sogni di coloro che abitano i vicini villaggi. C'è un po' di diffidenza fra i due inizialmente, tuttavia sembra che entrambi i nostri protagonisti siano legati da un misterioso passato. Lei chiede a Zoro di poter visitare il mondo lì fuori per un giorno solo ed è così che i due condividono un soave momento di amicizia passeggiando assieme fra i monti pallidi. Separatisi a fine giornata, al ritorno dell'Anguana nella sua grotta, una fugace figura la avvicina di nascosto, con lo scopo di rapirla. Costui è consapevole che un tale arcano potere potrebbe aiutarlo a risollevare le sorti del suo popolo".

E come non affiancare a questo concept un viaggio sonoro che esplora rock e metal a tutto tondo? Innanzitutto potremmo parlare di progressive, di symphonic e qualche reminiscenza doom e gothic, ma l'album ha un potere magnetico dettato da composizioni dal taglio molto spesso barocco e ampolloso, ma nelle quali l'emotività è posta al primo piano. L'alternanza della voce maschile e femminile dà i suoi frutti: un brano come "L'Anguana" riesce a vivere di vari momenti vincenti proprio grazie a questa soluzione e la produzione dell'album molto curata riesce a far splendere tutto, sia nei momenti più tranquilli che in quelli dove le chitarre elettriche si fanno sentire maggiormente. Possiamo udire in vari brani un ricorso a tastiere ed effettistica varia che portano il sound a qualcosa di cinematografico e hollywoodiano. 

"Monti Pallidi" è un altro ottimo brano, dove la atmosfere si fanno più distese, mentre subito dopo abbiamo "Zoro (ripresa)" che riporta a galla con prepotenza arrangiamenti di tastiera e un andamento un po' triste. Il primo vero colpo di scena lo abbiamo con "Sui Porti di Candia", brano questa volta davvero impeccabile e che riesce a coniugare molto bene potenza e tentazioni sinfoniche.

E' proprio in questa parte centrale dell'album che la band sembra entrare nel vivo dell'opera, piazzando altri episodi pienamente convincenti come ad esempio "Un Pianeta di Meraviglie" e la bellissima ballad "Il Sogno Torna a Vivere". Ma certamente anche il finale non è da buttare via e infatti ci vengono ancora regalate buonissime canzoni come "Cadore Provincia del Nord", che si apre sparata in stile power metal e che poi si stempera per offrire qualcosa di particolare prima di ripartire per altre cavalcate metal. 

Questo pezzo è per me uno degli altri highlight dell'album e il mio consiglio è di ascoltare attentamente questo lavoro prima di formulare un giudizio, perchè questa non è una band "facile". Bisogna entrare un po' nel loro mondo e nel mood dell'album per apprezzare a pieno un'opera di grande spessore.
PS: Un applauso va anche agli special guests: Valeriano De Zordo (voce), Gianluca Nardei (voce) e Michele Bressa (chitarra solista) riescono a rendere l'opera ancora più completa e accattivante.

Recensione a cura di Umberto Parla
Voto: 70/100

Tracklist:
01. L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale 
02. Zoro 
03. Indomita Arte 
04. La Miniera Oscura 
05. L'Anguana 
06. Monti Pallidi 
07. Zoro (ripresa) 
08. Sui Porti di Candia 
09. Un Pianeta di Meraviglie 
10. Sotto una Luna Crescente 
11. Il Sogno Torna a Vivere 
12. La Gemma Ancestrale 
13. Cadore Provincia del Nord 
14. A Zubiana 
15. Cora (Bonus Track) 
16. Following the Stone (Bonus Track)

Line-up:
Mattia Gosetti – voce, basso, orchestre, synth, chitarra
Sonia Da Col – voce

Guests:
Valeriano De Zordo - voce 
Gianluca Nardei - voce
Michele Bressa - chitarra solista

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