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Vendetta, resilienza, amore: MADHOUSE (Intervista)


I Madhouse potrebbero essere la next big thing italiana in ambito hard rock e metal, un po' come era successo in passato per i Lacuna Coil, anche se parliamo di due band profondamente diverse come stile, ma che trovano nella voce femminile e in una proposta molto fresca dei punti di contatto. Dopo aver recensito il loro terzo album ""Secret Antithesis" molto positivamente abbiamo cercato di indagare maggiorente su questa band.

1 - Ciao ragazzi e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Parliamo del processo compositivo di questo vostro nuovo album?
"Secret Antithesis" è il nostro terzo lavoro in studio la cui produzione è stata affidata, come per l'album precedente "MadHouse Hotel", a Eddy Cavazza. L'album è stato scritto durante il periodo della pandemia in un anno particolarmente sfidante, a livello personale ed emotivo, che ha dato vita a suoni più duri ed incisivi rispetto agli album precedenti e a testi molto introspettivi che esplorano la parte più scura e "meno comoda" di ognuno di noi. “Secret Antithesis" trae ispirazione dalle opere di Escher e racconta di come all'interno della personalità umana possano coesistere diversi aspetti spesso in contrasto tra loro. L'animo umano è complesso ed è caratterizzato da opposti che in qualche modo convivono completandosi a vicenda.

2 - La copertina di "Secret Antithesis". Chi l'ha realizzata e cosa rappresenta precisamente?
La copertina dell’album per noi è un elemento fondamentale perché contribuisce a descrivere l’album ed il suo contenuto anche a livello visivo. E’ ispirata ad Escher ed in particolar modo alla sua famosa opera “Le Scale” dove l’artista raffigura un grande ambiente nel quale si coglie una struttura architettonica complessa al cui interno sono presenti dei personaggi che percorrono le scale nei due sensi indicando la presenza di diversi orientamenti gravitazionali rappresentandone i diversi piani della realtà. La copertina di “Secret Antithesis” rappresenta una serie di ingranaggi, di ruote dentate. Ingranaggi di diverse dimensioni che ruotano in sensi anche opposti ma che danno vita ed appartengono ad un unico meccanismo. Anche i colori sfumati, non nettamente definiti partecipano alla descrizione visiva del concept dell’album rappresentando la complessità dell’animo umano in cui convivono tante dicotomie e contrapposizioni. L’artwork è stato realizzato da EdiArt.

3 - Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
Sono infiniti gli aspetti che influiscono o possono influire sulla composizione. Come band abbiamo un background musicale molto eterogeneo. Credo che le band/artisti che però ci abbiamo ispirato trasversalmente siano Alice Cooper, Poets Of The Fall, Danko Jones, Halestorm ed il rock e punk degli anni 90.

4 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
Il processo creativo non si interrompe mai per noi quindi continuiamo a comporre e scrivere. Attualmente stiamo raccogliendo idee e spunti. E’ molto presto però per pensare ad un nuovo album, in fondo “Secret Antithesis” è stato pubblicato solo un paio di mesi fa. L’evoluzione dei suoni, dei testi e delle tematiche è strettamente collegata al nostro vissuto pertanto il sound che avremo in futuro sarà, come è sempre stato, legato e derivante dalle nostre esperienze che verranno rappresentate anche attraverso la scelta del sound.


5 - Di cosa trattano le liriche di "Secret Antithesis" e chi le ha scritte?
I testi sono scritti interamente dalla nostra cantante Federica Tringali. Le tematiche sono molto varie come la vendetta, la resilienza, l’amore, la ricerca di un equilibrio interiore, giusto per citarne alcune. Ognuno dei 10 brani è caratterizzato in maniera più o meno velata da un’antitesi.

6 - Ho notato un approccio vocale particolare e in alcuni punti la voce di Federica è quasi mascolina in quanto a potenza. Siete d'accordo?
Questa domanda ricade purtroppo nel cliché italiano delle voci femminili, cosa che raramente succede all’estero. In Italia la vocalità femminile in generale è poco conosciuta ed approfondita purtroppo anche dagli “esperti” del settore. Lo stesso accade ai range vocali ad essa correlati. Federica è vocalmente un contralto. Quindi ricade a pieno diritto nei classici range femminili, è semplicemente un range più raro e peculiare. La potenza vocale è legata al volume e all’intensità della voce e se vogliamo all’interpretazione. Diverso ancora è il concetto di timbrica. Courtney Love, Joan Jett e Linda Perry tipici esempi di voci contralto li definireste maschili? Purtroppo questa domanda è legata ad un retaggio culturale italiano che ha sempre “premiato” i range vocali più alti come i mezzo soprani e i soprani. Per fortuna anche Sanremo negli ultimi anni ha sfatato questo mito.

7 - Chi sono i MadHouse nella vita di tutti i giorni?
I MadHouse nella quotidianità sono persone normali, umili, che dedicano il loro tempo al lavoro che ognuno esercita normalmente ma che ogni mattina si svegliano con un pensiero ben piantato in testa, fare buona musica!

8 - Non sempre si parla di strumentazione. Vogliamo dare due cenni su cosa di solito usa ognuno di voi in studio e nei live?
Vi è una notevole diversità tra le sessioni in studio e le performance live riguardo all’utilizzo della strumentazione, possiamo dire che durante le sessioni di registrazione di un disco vi è la possibilità di utilizzare diversi strumenti oltre a quelli individuali, tanto per fare un esempio l’elettronica, le tastiere, i sintetizzatori, il tutto in aggiunta alla voce, chitarre, basso e batteria che sono gli elementi fondamentali. Una volta live ognuno di noi utilizza la propria strumentazione preparata e settata in modo da suonare come sul disco.

9 - A voi le ultime parole. Un saluto da parte nostra!
Grazie per l’intervista e un saluto a tutti i lettori di HEAVYMETALMANIAC.IT. Vi aspettiamo ai nostri live! Stay rock! Stay MadHouse!


Intervista a cura di Sonia Wild

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