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CHAOS LUCIFERI "Carne mutilata alla deriva" (Recensione)


Full length, Strani Orizzonti Autoproduzioni 
(2023) 

La one man band che si nasconde dietro al monicker di Chaos Luciferi è attiva da due anni ed è molto prolifica: ben 17 release tra EP, full, singoli, remaster e compilation. In questo periodo si è progressivamente ritagliato il suo spazio nel panorama black metal nostrano, come testimoniano i puntuali sold out delle controparti fisiche dei suoi lavori: prima in CD autoprodotti, poi sul rinato formato cassetta, tramite la label Strani Orizzonti Autoproduzioni che nel frattempo ha fondato e gestisce insieme a Tulekahju Renartus, con lo scopo di promuovere la scena indipendente del metal estremo italiano. 

Partito con un black metal molto legato alla seconda ondata dei primi anni ’90, debitore quindi di archetipi come i Darkthrone, ha successivamente esplorato lidi contigui, rarefacendo il sound e conducendolo verso il dark ambient, il dungeon synth e l’atmospheric black metal. Fil rouge e concept costante nella sua produzione è l’ispirazione a storie e leggende della laguna veneta, che conferiscono alle composizioni un carattere sinistro spesso fin dai titoli. Questo full length “Carne mutilata alla deriva”, in uscita il 5 ottobre per la Strani Orizzonti in cassette gold limited edition, si presenta a soli tre mesi dalla release precedente, “Perché se mi guardi mi uccidi” e a un anno dal precedente full length “Fa che noi possiamo vivere ancora”, e rappresenta una summa delle esplorazioni sonore condotte finora dall’artista. 

Il concept è una rielaborazione in chiave horror di una leggenda veneziana, quella del pescatore Orio e la sirena Meleusina, qui mescolata al comportamento della mantide religiosa: dopo essersi innamorati e successivamente convolati a nozze, la sirena uccide il suo sposo per poi cibarsene. L’album è suddiviso in capitoli: la prefazione è affidata ad una luminosa sequenza di accordi di organo a canne, in cui un coro in stile gregoriano trascende in un lead di sapore molto prog. Ma l’atmosfera contemplativa è destinata ad infrangersi presto nel capitolo successivo, “Incontro durante la tempesta”, uno dei singoli scelti per il lancio in cui si viene investiti da un riffing minaccioso che richiama lo scatenarsi degli elementi; un giro più rilassato annuncia l’avvenuto incontro tra i due protagonisti. Una sequenza melodica quasi dissonante, sempre in tremolo picking supportato da blast beat e rotto da uno scream evocativo e inintellegibile introduce il secondo capitolo, “Ritorno sull’isola”, che dopo alcune variazioni si squaglia in un organo a canne supportato da cori synth che richiama la prefazione. 

È questa una caratteristica di tutti i brani, piuttosto lunghi, la cui costruzione non è mai monocorde, ma continuamente variata nella ritmica e nel registro, come accade anche nell’eponimo capitolo successivo, secondo singolo scelto per il lancio dell’album. “Funerale tra le onde” è probabilmente il capitolo più complesso della raccolta: con una pioggia costantemente sullo sfondo, si articola in diversi momenti che passano da un riffing insistente, ad una tastiera “pluck”, ad uno strumming obliquo prima di tornare al riff iniziale secondo una struttura circolare. Il cupo epilogo è invece affidato a un pad in puro stile dungeon con una sequenza di accordi inquietante che si trasfigura in angelici quanto enigmatici cori synth. In conclusione, un lavoro molto interessante che spinge al riascolto per apprezzarne i diversi passaggi e che mostra il talento e la crescita di questo artista sempre più promettente. 

Recensione di mu:d 
Voto: 78/100

Tracklist:

1. Cap.0 Prefazione
2. Cap.1 Incontro durante la tempesta 
3. Cap.2 Ritorno sull'isola
4. Cap.3 Carne mutilata alla deriva 
5. Cap.4 Funerale tra le onde
6. Cap.5 Epilogo

Line-up:
Chaos Luciferi - Everything

Web:
Bandcamp
Instagram
Spotify

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