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Intervista: CAMBIO RADICALE


I Cambio Radicale sono una formazione al debutto con "Gioco Al Caos", ma in realtà i musicisti coinvolti in questo progetto non sono proprio nuovi del panorama hard rock italiano. Scopriamo questo ed altro attraverso le parole di Valerio Franchi, cantante della band!

01. Ciao e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo dal vostro monicker, cosa significa di preciso?
Ciao sono Valerio, grazie per questa possibilità di parlare di noi, il nome Cambio Radicale nasce in sala prove nel periodo in cui inizialmente ci si trovava per cominciare questa nuova avventura dopo il nostro album precedente Carpe Diem che però nasceva sotto il mio nome Valerio Franchi Band, ricordo che avevo chiesto ai ragazzi di aiutarmi a trovare un nuovo nome alla band e questo uscì quasi subito e ci piacque immediatamente.

02. "Gioco Al Caos" è il vostro debut album, ne vogliamo parlare?
Certo abbiamo cominciato in sala prove nel 2015 a mettere giù dei riff e proporre alcune idee insieme, poi causa impegni con altri progetti dove suonavamo io e Cesare ci siamo fermati, dal 2017 abbiamo ripreso a lavorare su alcune mie idee che nel corso degli anni siamo riusciti a portare a termine.

03. Quali sono le band che vi hanno influenzato agli esordi e quali ancora hanno un certo peso per te e per la band in generale?
Io nasco con l’ascolto di Iron Maiden, Scorpions e Judas Priest, poi ho vissuto il periodo delle rock band italiane Timoria, Ritmo Tribale, Negrita, Afterhours e ammetto di avere visto tanti concerti e non posso negare che i miei approcci compostitivi non ne abbiano risentito.

04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
Diciamo che i pezzi nascono con idee che sviluppo con chitarra e voce poi passo queste idee al chitarrista Cesare Fioriti che da una forma generale al pezzo sotto tutti i punti di vista ritmici e di arrangiamento e poi dopo le demo iniziali si passa al lavoro di registrazione che per questo album ha visto Cesare occuparsi di tutto tranne delle registrazioni di batteria e di basso. Cesare ha poi svolto anche il lavoro di missaggio, mentre il master e’ stato fatto dal grande Michele Luppi.


05. Quando sono partiti esattamente i Cambio Radicale e cosa ricordi dei vostri esordi?
Come ho già detto siamo partiti ufficialmente a provare intorno al 2015 anche se in quel periodo la line up era leggermente diversa, alla batteria avevamo Marco Morellini, ricordo che le intenzioni erano ottime e già avevamo capito di avere qualche pezzo che ci prendeva bene, vedi Tempesta e Freneticamente, purtroppo poi ci siamo fermati per le cause che vi avevo già detto prima.

06. Cosa pensi che offrano i Cambio Radicale di diverso in ambito hard rock in Italia?
Penso che le nostre caratteristiche vengano fuori bene dal disco e si possano esaltare nei momenti live che speriamo ci vengano concessi. Devo dire che c’è bisogno di divulgare il verbo del rock che si e’ un’ attimo arenato soprattutto a livello radiofonico.

07. Come descriveresti i Cambio Radicale a chi ancora non li conosce?
Siamo una band Hard rock che tramite l’energia dei propri pezzi insieme a testi che arrivano diretti al punto possono creare interesse e lasciare un segno in chi ci ascolta.

08. Cosa pensi della fruizione della musica di oggi? Sei a favore della digitalizzazione o pensi che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Sinceramente la fruizione della musica rock rimane in una nicchia che l’ascoltatore deve andarsi a cercare, ma in generale è una fruizione dettata da quello che ti fanno ascoltare le grandi radio e la digitalizzazione non ha aiutato perchè la scomparsa della copia fisica cd e Vinile secondo il mio parere ha creato questa sorta di musica usa e getta che non ti permette di entrare in un album a pieno e ascoltarlo come si deve.

09. Abbiamo finito, concludi come vuoi l’intervista!
Grazie di cuore a voi per questa opportunità e spero di vedervi di persona a qualche nostro live che sicuramente ci darebbe la possibilità di dimostrare meglio il nostro valore. Ciao.


Intervista a cura di Sonia Wild

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