RYLOS "Signs of Life" (Recensione)
Full-length, Inverse Records
(2025)
Con Signs of Life, i finlandesi Rylos confermano la loro adesione a un hard rock venato di metal, puntando sull’immediatezza e sull’impatto melodico. Quinto album in carriera, e la ricetta non cambia: strutture essenziali, riff diretti e una produzione moderna, più attenta alla pulizia sonora che alla potenza grezza. L’apertura affidata a Self Detective è un chiaro biglietto da visita: chitarre dal suono compresso e moderno, un refrain pensato per attecchire al primo ascolto, e un groove di batteria sobrio ma efficace. La voce, sempre su registri medi e con una timbrica che richiama certo alternative rock di fine anni Duemila, si mantiene costante lungo tutto il disco, senza eccessi interpretativi.
Tra i momenti più riusciti spiccano Broken Promises e Scars of Life, due episodi in cui il gruppo sembra trovare il giusto equilibrio tra melodia e grinta, grazie a ritornelli più ispirati e a un buon lavoro chitarristico. The Hardest Level e Undertow provano ad alzare il tiro, con qualche spunto più sostenuto e un’attitudine vagamente più aggressiva, pur restando nei confini del rock radiofonico. La produzione è forse il tratto più evidente del disco: tutto è calibrato per rendere le canzoni fruibili e leggere, con un mixaggio che privilegia voce e chitarre ritmiche. Questo, se da un lato garantisce scorrevolezza e accessibilità , dall’altro rischia di appiattire il risultato, soprattutto per chi cerca una proposta più varia o spigolosa.
Signs of Life è un lavoro onesto e ben confezionato, che farà la felicità di chi cerca un rock metallico senza troppe pretese e con una forte propensione alla melodia. Non è un disco che resterà negli annali, ma nel suo piccolo sa come guadagnarsi un ascolto distratto ma piacevole.
Recensione a cura di Simone Lazzarino
Voto: 60/100
Tracklist:
1. Self Detective
2. Point Cut
3. Here And Now
4. Marathon
5. Prisoner Of Thoughts
6. The Hardest Level
7. Broken Promises
8. Undertow
9. We’ve Got The Power
10. Scars Of Life
Line-up:
Mikko Heino – Vocals
Juha- Pekka Pusa – Guitar
Riina Suikkanen – Bass
Niko Partanen – Drums
Web:
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