Intervista: BEYONDXPECTED
I Beyondxpected sembrano voler continuare quel filone devoto al thrash metal tecnico che vedeva come precursori band come Coroner, Voivod, Sadus o Watchtower. Con il loro album di esordio, "Towards Destination" la band italiana convince appieno in questo senso, portando avanti con competenza un sottogenere di metal tutt'altro che facile da suonare. Lasciamo la parola a loro!
01. Ciao e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo parlando in generale di "Towards Destination" e della sua genesi.
Fabrizio: La genesi è stata un po' travagliata perché inizialmente avevamo tirato giù una rosa di pezzi che non mi convincevano, cosi ho salvato qualche riff qua e la e ho reiniziato praticamente da zero, con la “supervisione” di Paolo Puppo dei Will’O’Wisp, a riscrivere tutti i pezzi. Un paio di tracce sono state composte da lui, una in particolare e cioè “Atomic complex elements”. Alla fine ci siamo ritrovati con una scaletta che bene o male ci piaceva, cosi abbiamo pian piano arruolato gli altri musicisti e finalmente, nei primi mesi di quest’anno, avevamo in mano il master.
02. Alcuni di voi sono in giro da molti anni e quindi potremmo anche parlare di realtà non proprio nuova del metal italiano, anche se siete al debutto coi Beyondxpected. Come avete visto cambiare la nostra scena metal in questi anni?
Lithium: Purtroppo la scena metal risente dell’avvento di nuovi generi commerciali/mainstream che tendono a “semplificare” e rendere più immediato l’ascolto. Questo inevitabilmente ricade sui generi più tecnici e ricercati che quindi fanno sempre più fatica ad avere un bacino di utenza degno dei predecessori.
Michele: Come in ogni ambito: ci sono fattori positivi e negativi. Le band sono sempre più capaci e preparate, si è alzato molto il livello dei musicisti. Il rovescio della medaglia è che manca la creatività , tanti copiano e sono contenti di farlo e pochi sperimentano. Il problema poi è anche chi ascolta che, purtroppo, sembra incoraggiare questo trend. E, spiace dirlo, ma dopo la pandemia sotto questo aspetto è stato un disastro anche se, personalmente, pensavo e speravo il contrario.
03. Quali sono le band che vi influenzano e hanno avuto un peso per il vostro sound?
Fabrizio: In primis direi Coroner, Death, Judas Priest. Ve ne sarebbero altre ma credo che le prime che vengono in mente siano le più significative. Alcune recensioni ci hanno accostato a grandi nomi e per noi è stata una soddisfazione.
04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
Fabrizio: Più che per il singolo brano preferirei parlare al plurale perché abbiamo proceduto al lavoro in studio una volta completata la scaletta: i pezzi sono nati tutti dalla chitarra, inizio sempre cosi a lavorare, cerco di chiuderli integralmente dal punto di vista del mio strumento. Dopodiché li ho passati a Giovanni per le batterie ed in due/tre settimane mi ha fatto avere le registrazioni. A quel punto avevamo già lo scheletro del disco che era una bella bombetta. Abbiamo passato quindi la palla a Michele per il basso ed infine, in studio, Lithium si è occupato della voce che in circa 3 giorni scarsi ha completato.
05. Cosa pensate di offrire di diverso e/o particolare in ambito metal?
Lithium: Più che di diverso mi piace pensarla così, ovvero ricordare anche alle nuove leve le sonorità che hanno reso grande questo genere, sperando che questo possa essere fonte e motivo di ricerca di bands e stili di “nicchia” che sono sempre più una rarità .
Michele e Fabrizio: Penso che siamo riusciti a fondere diversi stili più estremi (dal death al black) su una base thrash ricercata. Inoltre il connubio thrash/death con voce tendente al black secondo me è perfetto e proprio quello di cui aveva bisogno il progetto.
06. Avete in programma un tour di supporto a "Towards Destination"?
Lithium: Se i Coroner avessero bisogno ci siamo!
Fabrizio: Scherzi a parte direi di no, personalmente con questo disco ci tenevo a dire la mia in un genere, che seppur mi piace tantissimo, non avevo ancor sperimentato in prima persona. Inoltre BeyondXpected è nato sin da subito come progetto studio. Però mai dire mai, non si può sapere cosa riserva il futuro.
07. Cosa pensate della fruizione della musica di oggi? Siete a favore della digitalizzazione o pensate che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Lithium: Fortunatamente il vinile sta tornando di moda e ci sono molti amanti della musica che vedono in esso un oggetto da possedere e che racconta una storia. Lo streaming consente sicuramente di raggiungere più canali mediatici molto velocemente ma credo che con esso svanisca la percezione e non venga riconosciuto lo sforzo dietro alla realizzazione di un disco; cosa che invece si avvertiva di più quando ci si avviava in un negozio di musica con l’adrenalina per l’acquisto di un album.
Michele: "Penso sia parte di una serie di cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. Si diceva che la fotografia avrebbe ucciso la pittura, il cinema il teatro, la televisione il cinema e via di seguito... eppure le cose sono andate diversamente. Si è trovato un nuovo equilibrio, tutto qui. Succederà la stessa cosa con il digitale, forse ci vorrà ancora un po' di tempo ma ci si arriverà . Può essere un'ottima opportunità per le piccole band di essere notate. Ma anche chi ascolta ha una bella fetta di responsabilità : se un ascoltatore è curioso può scoprire più facilmente molta più musica rispetto a prima. Ma se è uno che ascolta le solite due cose o si accontenta dell'ennesima fotocopia, c'è poco da fare.
Fabrizio: Apriamo un capitolo alquanto doloroso: il digitale è indubbiamente comodo e pratico ma averlo reso la “prima” forma di ascolto e di fruizione musicale ha indubbiamente rovinato il modo di vivere l’esperienza, basti pensare che tante persone ascoltano musica tramite gli speakers dello smartphone e passano da una canzone all’altra con una non curanza da orticaria. Oggi la musica è (purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi) “usa e getta” e consumistica. Quando da ragazzino andavo a comprare un disco (dopo mesi di risparmi) me lo godevo al 100% e lo custodivo come un tesoro, altro che streaming!
08. Vogliamo parlare un po' di ciascun componente della band per conoscerlo meglio e per conoscere meglio chi siete e da dove arrivate?
Lithium: Le mie prime esperienze risalgono proprio ad alcune cover band insieme a Fabrizio a cavallo del 2000, mi sono poi spostato su generi più anni ‘80 diventando cantante di cover band Guns n’Roses ed AC/DC. Tuttora a Genova porto avanti questi progetti con la stessa passione di un tempo.
Fabrizio: Ho iniziato nei primissimi anni 2000 con Thomas (Lithium) per poi dedicarmi esclusivamente sulla composizione di pezzi propri. Ho militato in due bands “Strycrym” e “Total Empty” per poi approdare a questo progetto studio che mi ha impegnato moltissimo.
Michele: Sono Michele, il bassista, sono di Milano suono il basso da molti anni e sono stato allievo di Andy Marchini. Tra le varie band in cui ho suonato ci sono stati i Descent Into Maelstrom con cui ho fatto 3 dischi e 2 ep e ho registrato il basso per "Blood Bound", l'ultimo disco degli ungheresi Sin Of God.
09. Quali sono i vostri piani più immediati? Insomma, dove vorreste che arrivassero i Beyondxpected?
Lithium: Il desiderio più grande è quello che un fan nostalgico del genere ci possa riconoscere il buon lavoro svolto. Per me la musica deve arrivare al cuore e non alle masse.
Michele: Mi piacerebbe avere una buona visibilità e che il pubblico ci apprezzasse per il lavoro che abbiamo fatto.
Fabrizio: Per adesso non bolle nulla in pentola ma gli apprezzamenti ricevuti un po’ ovunque sono la nostra più grande soddisfazione e grande stimolo per non escludere qualcosa più avanti.”
10. Abbiamo finito, concludete come volete l'intervista!
Lithium e Fabrizio: Grazie per lo spazio concesso!
Michele: Grazie a voi e spero che a tutti piaccia Towards Destination”
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