EX "Combattere Sempre" (Recensione)
“Combattere Sempre” è un invito a non mollare mai, è un appello a lottare contro il sistema putrefatto, e lo fa con quell’attitudine quasi punk, anche se qui siamo su un territorio diverso, qui siamo al cospetto di una band di hard rock cantato in italiano. Proclami e slogan, istinto e rabbia, chitarre distorte che sparano fuoco, un sound che in qualche modo richiama il rock anni novanta, anche se non in modo nostalgico, ma solo come linea guida di una proposta radicata comunque ai giorni nostri è quanto hanno da offrire gli Ex (““Vecchio Joe”).
E non potrebbe essere diversamente se la band è in giro dal 1997 e continua con passione e determinazione a proporre il proprio combat rock, ricordato nell’autocitata “Ancora Sulla Strada”, tra i momenti più pesanti. Già dall’opener “Arresta Il Sistema” si viene avvolti dal veleno delle parole e dalla potenza del ritornello. Quando le chitarre spingono ed il ritmo è sostenuto si ottengono le vibrazioni migliori come nella dinamitarda “Salto Nel Vuoto”. La base ritmica solida è uno degli elementi chiave del sound, con un basso pulsante che riempie e fornisce la spinta come in “Criminale” e in “Città Fantasma”. “Respiro” viaggia dentro citazioni musicali, tra un inizio alla “London Calling” e un riff stoppato reso celebre dalle Hole, rendendola una delle canzoni meno interessanti. Non mancano i ritmi più rock’n’roll come nella dinamitarda “Perché?”, mentre i toni si fanno più duri nella pesante “Propaganda”.
Sicuramente la voce roca Roby Mancini offre agli Ex un elemento distintivo, come interessanti sono i testi in lingua madre, ben scritti e che ben si incastrano alle strutture strumentali. La classica ballad elettrica in salsa italiana, quelle che ci hanno fatto sognare, con quei toni alla Negrita, quelli antichi per intenderci, la troviamo nella conclusiva “Resto Immobile” che chiude degnamente “Combattere Sempre”. Gli Ex si confermano realtà di valore del panorama hard rock con cantato in italiano e fa sentire ancora viva la fiamma di chi nel rock ha sempre creduto.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 72/100
Tracklist:
01. Arresta il Sistema
02. Salto Nel Vuoto
03. Criminale
04. Respiro
05. Vecchio Joe
06. Né Speranza Né Timore
07. Ancora Sulla Strada
08. Perché?
09. Propaganda
10. Città Fantasma
11. Resto Immobile
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