EREWÄN “Soul is the Key” (Recensione)
(2025)
Con Soul Is the Key, Erewän torna con un album che sembra voler racchiudere un percorso personale di anni: un viaggio emotivo, immaginifico e profondamente umano, dove rock, folk, progressive e suggestioni cinematografiche si intrecciano senza forzature. È un disco che respira, che cresce lentamente, che racconta più con l’atmosfera che con la ricerca dell’impatto immediato. Già dalle prime battute di Greetings from Slumberland si entra in un mondo sospeso, un luogo a metà tra sogno e veglia: chitarre morbide, melodie serene e un tono introspettivo che apre perfettamente il cammino dell’album.
Con Fantasy Worlds emergono le influenze più prog e folk, arricchite dalla collaborazione con Xavier Boscher alla chitarra solista: un brano che scorre con naturalezza, in equilibrio tra malinconia e slancio immaginativo. Still Sleeping porta con sé un respiro più ampio, con arrangiamenti stratificati e una voce che si muove tra fragilità e controllo, mentre High Fever alza lievemente i toni, spingendo verso un rock più deciso ma sempre elegante, grazie alla presenza di Patrice Ricolvi alla chitarra solista.
È con Salvador’s Window che Erewän mostra la sua componente più evocativa: un brano breve ma ricco di immagini, quasi un acquerello in movimento, che prepara a Reaching You, una delle tracce più emotive del disco. Qui emerge la forza melodica del progetto, con una scrittura che sa essere immediata pur senza rinunciare alla profondità. Revealing Walls e Blackening Sky proseguono attraversando territori più intimi: atmosfere crepuscolari, ritornelli delicati, arrangiamenti essenziali ma curati, capaci di sostenere una narrazione introspettiva che non cade mai nel manierismo.
There’s a Way, unico brano con testi firmati da Chris York e impreziosito dalla sua voce, introduce una variazione timbrica che arricchisce il flusso dell’album, quasi come un punto di svolta spirituale. Subito dopo arriva la title track Soul Is the Key, il fulcro emotivo dell’opera: oltre otto minuti di costruzione progressiva, in cui si alternano passaggi strumentali ariosi, momenti più intensi e un finale che sembra aprire una porta interiore. Qui le collaborazioni — dalle chitarre di Alexandre Lamia, alle voci aggiuntive di Alan Roberts e di altri ospiti — rendono la traccia un vero manifesto del disco, il simbolo del suo messaggio: l’anima come chiave di accesso, come bussola personale.
A chiudere il viaggio arriva Ain’t a Farewell, un epilogo dolceamaro che scioglie le tensioni accumulate e lascia un senso di quiete, quasi di riconciliazione. La voce morbida, le chitarre delicate e il ritmo pacato accompagnano l’ascoltatore fuori dal mondo costruito nei brani precedenti, con la sensazione di aver attraversato un percorso intimo ma condiviso.
Nel complesso, Soul Is the Key è un album maturo, curato nei dettagli, dove ogni protagonista contribuisce a un clima accogliente ma non superficiale. La produzione di Alexandre Lamia valorizza ogni sfumatura: dalle arie più eteree ai momenti in cui la musica si fa più densa. Le collaborazioni arricchiscono il disco senza snaturarlo, modellandolo come un lavoro collettivo pur mantenendo al centro la scrittura personale di Erewän.
È un lavoro che non cerca mai la forzatura o la spettacolarità, ma costruisce un dialogo continuo tra introspezione, immaginazione e desiderio di comunicare emozioni autentiche. Un disco che invita a prendersi il proprio tempo, ad ascoltare senza fretta, e che per questo lascia un segno più profondo rispetto a tante produzioni moderne.
Un lavoro elegante, intimo e ispirato. Soul Is the Key è un passo sicuro nella crescita artistica di Erewän, un album capace di unire delicatezza, narrazione e cura musicale in un equilibrio davvero riuscito.
Recensione a cura di Simone Lazzarino
Voto: 90/100
Tracklist:
1. Greetings from Slumberland
2. Fantasy Worlds (Featuring Xavier Boscher)
3. Still Sleeping (Featuring Dorothy Lorenzetti and Alex Bietti)
4. High Fever (Featuring Patrice Ricolvi)
5. Salvador’s Window
6. Reaching You
7. Revealing Walls
8. Blackening Sky
9. There’s a Way (Featuring Chris York and Alexandre Lamia)
10. Soul is the Key
11. Ain ‘t a Farewell (Featuring Alexandre Lamia)
Guest musicians:
Alexandre Lamia: Lead guitar (9,11), backing vocals (10)
Xavier Boscher: Lead guitar (2)
Dothy Lorenzetti: Vocals (3), backing vocals (10)
Patrice Ricolvi: Lead guitar (4)
Alexis Bietti: Bass guitar (3)
Chris York: Vocals (9)
Alan Roberts: Backing vocals (10)
Web:
Bandcamp

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