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La Divina Scuola di Hokuto: GABRIELS (Intervista)


Siamo rimasti colpiti dal nuovo album di Gabriels, talentuoso tastierista della scena tricolore, che ha appena realizzato un album davvero bello e ricco sotto ogni punto di vista. Tecnica, melodia e creatività si sono dati appuntamento e ne è uscito fuori ""Fist Of The Seven Stars Act 3: Nanto Chaos". Ecco a voi le sue parole.

1. Ciao Gabriele e benvenuto. Una breve biografia per farti conoscere ai nostri lettori. 
Gabriels: Ciao a tutti e grazie dello spazio, io ho iniziato a studiare il pianoforte da bambino all'età di 7 anni per seguire mio papà, anche lui è musicista. Mi sono diplomato in conservatorio sia in pianoforte che in tecnologie musicali e composizione elettronica e negli anni la mia passione per il rock e il metal si è fatta sentire. 

2. Quali sono le tue fonti di ispirazione e come pensi che queste abbiano influito sul tuo modo di comporre? 
Gabriels: Io sono cresciuto negli anni 80/90 e con la mente sono rimasto molto ancorato a quegli anni. Ormai credo si sappia che il mio idolo è sempre stato Yngwie Malmsteen e posso asserire che da sempre ho tratto ispirazione da lui e non solo. Ovviamente parlo di tutta la musica Classica e da tutto il rock anni 80. 

3. Di cosa parlano le liriche del tuo ultimo album? So che è un concept su Ken Shiro, ma vuoi spiegare più nel dettaglio? 
Gabriels: Le mie liriche non sono altro che recitar-cantando...sono esattamente tutte le scene dell'opera che si susseguono. Non sono altro che i dialoghi tra i personaggi di quella determinata scena. 

4. Come nasce un tuo brano di solito e chi scrive i testi? 
Gabriels: I testi li scrivo io come le musiche e di solito nasce sempre per caso, all'improvviso mi viene l'ispirazione e vado subito al piano per provare l'idea...poi da quella nasce tutto il resto. A volte mi capita spesso di sognare anche la musica e devo essere fortunato se me la ricordo al mio risveglio.

5. Di cosa parlano le tue canzoni di solito? 
Gabriels: Di amore, di speranza, di tristezza, di miracoli, di solitudine, di forza, di coraggio, di accettazione e di non mollare mai anche se la via che stai percorrendo è piena di se e di ma. 

6. In questi anni come si è evoluto il tuo sound, ci sono stati grossi cambiamenti rispetto al passato? 
Gabriels: mmmm direi che prima ero più orientato verso il power a tratti prog, adesso sto un pò allegerendo tutto perchè credo sia più il mio stile da sempre. 

7. A parte questo periodo sfortunato per tutti, hai in programma un'attività live di supporto al nuovo album? E come cercherai di portare sul palco tutti gli elementi peculiari che inserisci nei tuoi dischi (arrangiamenti, ospiti, ecc.) 
Gabriels: Purtroppo no, in questo periodo non ho tempo di pensare ai live... il mio pensiero è sempre rivolto a produrre nuovi dischi senza contare che portare live FOTSS sarebbe davvero molto difficile visto il numero dei cantanti a cui dovrei far fronte. 

8. Quali sono i tuoi piani più immediati? 
Gabriels: ontinuare con la promozione del nuovo disco, abbiamo dovuto fermare le riprese del nuovo videoclip che sarebbe dovuto uscire contemporaneamente all'uscita del disco ma così non è stato per via della quarantena...adesso che le cose si stanno sbloccando abbiamo ricominciato a lavorarci e presto sarà fuori. 

9. Hanno partecipato molti ospiti nel tuo nuovo album, vogliamo presentarli e parlare un po' della scelta di realizzare una sorta di metal opera? 
Gabriels: Si certo primi su tutti Wild Steel che ormai mi accompagna dal primo atto interpretando Ken e cioè il protagonista. Poi anche altri sempre stabili come Dino Fiorenza, Beto Vazquez, Dario Grillo o Jo Lombardo ma in questo nuovo atto si sono aggiunti molti altri come Ivan Drake (Juda), Tommy Johansson (Shu) e David Akesson (Sauzer). La scelta della rock opera è stata naturale visto il tema trattato...in sostanza è un musical dove tutti interpretano un ruolo in recitar-cantando e i testi quindi non sono altro che dialoghi tra i personaggi e ogni canzone è una scena. Quindi ascoltare il disco dalla prima traccia è come guardare un film. 

10. Concludi come vuoi lʼintervista! Un saluto! 
Gabriels: Un caro saluto anche a voi e grazie ancora dello spazio. Termino sempre col dire Comprate, comprate, comprate perchè solo così noi possiamo continuare a donarvi la nostra musica....GRAZIE!

Intervista a cura di Sergio Vinci

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