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THUNDER "Dopamine" (Recensione)


Full-length, BMG
(2022)

Tornano ad un solo anno di distanza i Thunder, dopo l'ottimo “All The Right Noises” del 2021 (recensito QUI) e si ripresentano addirittura con il primo album doppio della loro carriera. L'Effetto covid-19 ha coinvolto anche loro, come tutto il mondo musicale, con il fermo tour che ha scatenato la creatività, come risposta ad un tempo maggiore da dedicare allo strumento e alla composizione. Ma veniamo a questo “Dopamine” composto da ben sedici canzoni. Qui ritroviamo i Thunder più eclettici, spaziare nel loro mondo hard rock, con influenze che arrivano da tutta la loro lunga storia musicale, passando dai momenti più duri (“The Western Sky” e “Across The Nation”), a quelli più americaneggianti (“One Day We'll Be Free Again”). E non possono mancare quei brani acustici di cui sono stati da sempre grandi maestri (“Even If It Takes A Lifetime” e “Unraveling”).

Chi conosce la band saprà esattamente cosa aspettarsi. Il duo Bowes (voce) & Morley (guitars), figli proprio della tradizione inglese, e non credo si debbano portare esempi, si è superata, proponendo una raccolta di brani davvero ispirata. Gli anni settanta entrano di prepotenza in brani come “Black” in cui si possono sentire lontani echi alla Uriah Heep. Ma se volete ascoltare un classico brano alla Thunder non resta che mettere su “The Dead City”, in cui è palpabile tutta l'elegante energia che riescono a produrre con un ritmo che fa sculettare! Con “Last Orders” e “Big Pink Supermoon” riprendono quelle atmosfere fantastiche che hanno fatto grande un album come “Laughing On Judgement Day”. In “All The Way” si sentono lontani echi Free, con la chitarra che roccheggia dietro un giro che più classico non si può, ma che stile! Con “I Don't Believe The World” dimostrano, se mai ce ne fosse stata la necessità, di quanta classe e bellezza riescono ancora a creare, giocando con le melodiche, un brano fantastico da radio!

Il finale affidato a “No Smoke Without Fire”, sedicesima traccia, è lì che certifica l'alta qualità dei Thunder. Non ci sono segni di cedimenti durante tutta la lunga durata di “Dopamine”. Al contrario questo nuovo lavoro ci regala grandi momenti di hard rock inglese. I Thunder in questo album fanno i Thunder e chi li conosce non credo voglia altro. Nel fare quello che sanno fare meglio, ossia hard rock, non hanno mai deluso ed il loro rientro sulle scene avvenuto con “Wonder Days” del 2015 è stata una manna dal cielo per chi ama un determinato suono. Lunga vita ai Thunder!

Recensione a cura di John Preck
Voto: 77/100

Tracklist:
01. The Western Sky 3:51
02. One Day We'll Be Free Again 5/04
03. Even If It Takes A Lifetime 4:38
04. Black 5:10
05. Unraveling 3:51
06. The Dead City 4:07
07. Last Orders 4:26
08. All The Way 3:51
09. Dancing In The Sunshine 3:34
10. Big Pink Supermoon 6:16
11. Across The Nation 4:13
12. Just A Grifter 3:24
13. I Don't Believe The World 4:26
14. Disconnected 4:25
15. Is Anybody Out There? 4:20
16. No Smoke Without Fire 4:53

Line-up:
Danny Bowes – Voce
Luke Morley – Chitarre / Tastiere
Ben Matthews – Chitarre / Tastiere
Chris Childs – Basso
Gary "Harry" James – Batteria

Web:

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