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Intervista: ATHENESI


Oggi ospitiamo i bergamaschi Athenesi, band di recente formazione che sta cercando di farsi valere in Italia e non solo con un thrash metal moderno che potrà soddisfare molti fan del genere. Buona lettura!
PS: QUI la recensione del loro full-length di debutto, "At The Beginning".

01 -Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Heavymetalmaniac.it. Partiamo dalle più classiche delle domande. Chi sono gli Athenesi? Quando e perché nascono? E cosa vi unisce?!
Ciao a tutti! Noi siamo una band metal proveniente da Bergamo con diverse influenze dei vari sottogeneri, specialmente di quelli estremi. Siamo ufficialmente nati durante la fine del 2020 con formazione ufficiale agli inizi del 2021. Agli inizi, molti anni prima eravamo una band alle prime armi che proponeva delle cover ed alcuni primi inediti, ma poi col tempo abbiamo preferito dedicarci ad esprimerci con la nostra musica propria. Diciamo che ci unisce molto la voglia di divertirci ed espandere la nostra musica così da condividerla con più persone.

02 – Come siete giunti alla costruzione di “At The Beginning”? Siete una band moderna che si scambia i file oppure suonate alla vecchia dentro una sala prove?
Dentro “At the beginning” ci sono vecchi frammenti di alcune demo che avevamo composto ai tempi quando eravamo alle prime armi con gli strumenti. E come quasi tutte le band attuali ci scambiamo file oltre a vederci in sala. Non sempre è possibile quest'ultima opzione per cui scambiarci i file è comunque un'ottima via di mezzo.

03 – Cosa volete esprimere con la vostra musica e quale messaggio volete lanciare a chi vi ascolta?
Con la nostra musica vogliamo esprimere la nostra energia e passione che abbiamo verso questo genere musicale e sicuramente vogliamo condividere con il pubblico anche nei nostri live.

04 – Quali sono le tematiche che avete affrontato durante questo viaggio musicale?
Sono diverse le tematiche affrontate come ad esempio esperienze personali, dipendenze, politiche e religiosi. Tematiche che sono reali e con le quali chiunque potrebbe riconoscersi.

05 – Siete dei musicisti piuttosto giovani. Cosa vi ha avvicinato allo strumento e quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a formare una band metal?
Abbiamo iniziato tutti da autodidatta ovviamente successivamente ci siamo istruiti per migliorare o comunque sia pure ora continuiamo a farlo. Conoscere gente e condividere le proprie passioni ci ha spinto sicuramente a formare una band.


06 - Quali sono i vostri punti di riferimento, le vostre maggiori influenze?
Abbiamo diverse influenze musicali. Ognuno di noi ascolta generi anche diversi dal heavy metal ed i suoi sottogeneri. Ovviamente i sottogeneri estremi sono quelli che si possono sentire di più nel nostro album e che ci hanno maggiormente influenzato.

07 – L’album è uscito in ottobre. Possiamo fare un primo bilancio di come è stato accolto? E se vi aspettavate questo tipo di reazione?
Per ora sta andando bene ,ovviamente essendo un album di debutto è molto difficile farsi spazio tra così tante band che ovviamente non sono al primo lavoro rilasciato, ma intanto non ci lamentiamo dei feedback che stiamo ricevendo.

08 – State facendo delle date a supporto dell’album? E quanta importanza date all’aspetto live?
Stiamo organizzando le date affinché possiamo promuoverlo. Ovviamente i live hanno un forte peso per promuovere un album per cui puntiamo principalmente a quello.

09 – Avete già iniziato a buttare nuove idee per il prossimo lavoro o preferite aspettare un po' per staccare e non venire influenzati da “At The Beginning”?
Si, stiamo già buttando nuove idee e sicuramente il prossimo lavoro non sarà un continuo di “ At the beginning” ma un evolversi.

10 – Siamo giunti alla fine della nostra chiacchierata. Lascio a voi le ultime parole....
Ringraziamo tutto lo staff di heavymetalmaniac ed ocularis infernum che come sempre organizza interviste/video interviste ecc. Un saluto a tutti i lettori ovviamente e vi invitiamo a seguirci in tutti i vostri social e condividere la nostra musica coi vostri amici!


Intervista a cura di John Preck

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