Intervista: ARCANE TALES
Torna Luigi Soranno con Arcane Tales, progetto nato sulla scia dei Rhapsody Of Fire e che ancora ne mantiene quelle coordinate, ma che negli ultimi anni si è arricchito di altre sfumature, dettate soprattutto dal death metal sinfonico. Il suo nuovo album, "Ancestral War" dimostra una evoluzione costante e notevole. Ne parliamo con lui.
1. Ciao Luigi e benvenuto su Heavymetalmaniac! Iniziamo subito parlando del tuo nuovo album "Ancestral War", il tuo ottavo album in meno di dieci anni! Puoi dirci il segreto di questa prolificità e se ci sono differenze sostanziali rispetto ai precedenti album?
Ciao e grazie per avermi concesso questo spazio. Sostanzialmente, questo è l'ennesimo tassello di un mosaico ben più ampio, cominciato nel lontano 1998. La mia prolificità è data dalla semplice voglia che ho di comporre musica. È una forma artistica che mi accompagna sin da quando ero solo un precoce adolescente e che ha trovato una quadra vera e propria solo in questi ultimi 10 anni. Non saprei dire se per sfortuna o fortuna. Anni addietro avrei voluto avere una band vera e propria, avrei voluto esibirmi davanti a tanta gente, mi sarebbe piaciuto "vivere" di musica e con la musica, ma per qualche motivo a me sconosciuto, sono riuscito a trovare un minimo di notorietà e un discreto terreno fertile solamente come unico componente di questo progetto da studio. È qualcosa abbastanza singolare, direi. Senz'ombra di dubbio questo nuovo capitolo, ispirato come sempre alla Saga della Pietra di Zaffiro, è il più riuscito di tutta la mia discografia. Ho finalmente ottenuto un sound e una produzione che mi soddisfano moltissimo. Inoltre, a livello compositivo, credo sia il più vario di sempre.
2. Quali sono attualmente le tue influenze musicali e che peso hanno sulla tua proposta artistica?
Come al solito i cari vecchi Rhapsody della prima era (unica per me e per molti altri) continuano a farla da padroni. La mia musica non sarebbe potuta esistere senza la loro matrice. Ovviamente, durante il corso degli anni ho aggiunto molto di mio, inoltre ho cominciato ad ascoltare sempre più death metal di stampo sinfonico, quindi Wintersun e Flashgod Apocalypse su tutti. Continuo ad ascoltare ed amare le colonne sonore e tutto ciò che riguarda l'orchestra e la musica classica in generale. Credo che su tutti gli album fin qui realizzati, ci si possa rendere conto di un certo percorso evolutivo del sound e delle strutture stesse delle canzoni.
3. Chi si è occupato dell'artwork di copertina e che cosa rappresenta?
Curo personalmente, come ho sempre fatto, le cover dei miei album. In fin dei conti il mio è realmente un One man band project, sotto ogni punto di vista. Questa nuova copertina mostra un breve frammento dalla guerra ancestrale, scatenatasi durante la creazione di Shà ranworld (il mondo che ho creato nei miei libri fantasy), che ben impersonifica e rappresenta le tematiche battagliere dell'album.
4. Da dove nasce il tuo amore per il symphonic power metal più classico e cosa ti ha spinto ad intraprendere una carriera come one man band?
Come ho spesso detto in passato, i Rhapsody sono stati la scintilla che ha innescato questa passione, più che altro musicale, visto che comunque il Fantasy è stato sempre qualcosa che mi ha appassionato sin da piccolo. Il fatto di aver intrapreso questa via in solitaria è dovuto semplicemente al fatto che dopo tanti anni alla (vana) ricerca di altri musicisti che sposassero la mia causa dopo lo scioglimento della band, ho deciso di fare tutto da me e dar sfogo alla mia creatività . Credo che in fin dei conti sia stata un'ottima (anche se inizialmente unica e forzata) scelta.
5. Attualmente oltre ad Arcane Tales stai lavorando ad altri progetti?
Attualmente sono coinvolto con altre realtà musicali. Mi sto divertendo a registrare parti vocali per altri gruppi e progetti musicali. Inoltre, insieme ad altri musicisti sparsi per il globo, abbiamo creato una studio band chiamata Universal Unity e stiamo incidendo materiale per un album che dovrebbe vedere la luce nel 2026.
6. Di cosa parlano i tuoi testi e in particolare quelli di questo nuovo album?
Al solito, i testi sono ispirati ad avvenimenti narrati nei libri che ho scritto e pubblicato tra il 2009 e il 2013. Non c'è un ordine preciso o una connessione stretta tra essi. Anche se il tema della battaglia è un qualcosa che potrebbe accomunarli, come ho detto. Una sorta di filo conduttore.
7. Che feedback hai ricevuto dai tuoi ultimi dischi? Sei soddisfatto e pensi siano stati apprezzati a dovere?
Il feedback ricevuto negli ultimi anni è stato qualcosa che mi ha sorpreso tanto, in maniera molto positiva. Soprattutto gli ultimi 2 lavori mi hanno dato soddisfazioni incredibili e sono sicuro che anche quest'ultimo me ne darà altrettante.
8. C'è stata qualche critica alla tua musica che ritieni ingiusta?
Le critiche ci sono state e ci saranno sempre. Da un cero punto di vista, se non fosse stato per le critiche non sarei cresciuto. Chi rimane fermo nelle proprie convinzioni, anche quando queste sono palesemente errate, non fa tanta strada e prima o poi paga dazio. Io credo di aver fatto tesoro di tante note costruttive o consigli preziosi, a volte arrivati anche in modo molto diretto, che mi hanno spronato a fare sempre meglio. Credo che il mio percorso possa essere testimone di questo.
9. A te le ultime parole. Un saluto!
Grazie a voi per questa piacevole chiacchierata e grazie a chi continua a sostenere il mio progetto, in qualsiasi modo possibile. Sono sicuro che se come me adorate il power metal sinfonico non rimarrete delusi da "Ancestral War". Sono certo, anzi, che lo amerete come il sottoscritto.
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